Sci e Covid: il protocollo salva la stagione anche a Modena

Col nuovo decreto via libera all’apertura degli impianti di risalita e le associazioni firmano un accordo sulle regole da seguire

Una foto dei maestri di sci sulle piste del Cimone, dopo un anno davvero duro per tutto il

Una foto dei maestri di sci sulle piste del Cimone, dopo un anno davvero duro per tutto il

Modena, 24 settembre 2021 - Il decreto era atteso e ha soddisfatto le aspettative. Dopo la Camera, anche il Senato, ieri, ha approvato il secondo decreto sul Green pass dando così il via libera all’apertura degli impianti di risalita delle stazioni invernali. L’auspicio ora è che si ripeta un inverno come quello passato quanto a quantità e durata della neve sui nostri monti.

Per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti delle stazioni invernali, nei giorni scorsi è stato concordato anche un protocollo, contenente precise regole sanitarie, firmato da Fisi (Federazione italiana sport invernali), Anef (Associazione esercenti funiviari), Federfuni Italia (l’associazione italiana dei gestori del trasporto a fune, Amsi (l’associazione dei maestri di sci Italiani e Colnaz (Collegio nazionale maestri).

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Per l’accesso agli impianti prevede la certificazione verde Covid 19, non obbligatoria fino al compimento del dodicesimo anno di età; all’interno dell’area sciistica saranno creati percorsi che garantiscono il distanziamento interpersonale di almeno un metro e sarà obbligatorio l’utilizzo della mascherina chirurgica o superiore (FFP2) negli spazi comuni e sugli impianti di risalita.

La portata massima delle seggiovie è fissata al 100% della capienza, mentre per quelle con la chiusura delle cupole paravento, per le cabinovie e le funivie è ridotta all’80%. I gestori degli impianti dovranno favorire il più possibile la vendita online per gli accessi agli impianti e dove dovrà essere presente personale per regolare il flusso e ridurre occasioni di contatto. Luciano Magnani, rappresentante del collegio maestri di sci, esperto di impianti di risalita, ha partecipato, a Milano, all’incontro per la definizione del Protocollo come rappresentante del Collegio nazionale maestri di sci.

"L’approvazione in parlamento del decreto per noi è determinante – dice Magnani –. Questa significa già l’apertura della stagione. Se nevicherà in novembre apriremo già con questo protocollo. Noi siamo pronti perché durante tutta l’estate abbiamo lavorato sulle piste convinti che quest’apertura sarebbe arrivata, come era stata promessa a suo tempo dal ministro del Turismo Massimo Caravaglia. Io sono convinto che – continua il presidente del Consorzio Cimone – avremo tante persone sulle nostre piste da sci durante il prossimo inverno, visto che nelle ultime due stagioni siamo stati penalizzati non potendo aprire gli impianti. C’è troppa voglia di sciare e stare all’aria aperta".

"Il decreto Green pass 2 e il protocollo tra Fisi e associazioni di categoria offrono tutte le garanzie per una ripartenza in sicurezza delle stazione sciistiche, anche del Cimone – commenta Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, ovviamente soddisfatto per le decisioni che sono state prese e che la sciano prospettare una stagione ben differente da quella scorsa, quando lo stop alle piste ha provocato danni enormi a tutto il settore dello sci e al turismo –. Questo provvedimento e il protocollo sono un primo passo importante che consente di avviare la programmazione delle attività, l’organizzazione delle strutture ricettive e tutto quanto ruota intorno allo sci invernale che per l’Appennino modenese, a partire dagli impianti del Cimone, rappresenta un comparto economico fondamentale".

E il senatore della Lega Stefano Corti in merito aggiunge: "Il protocollo per la riapertura delle aree sciistiche consegna un futuro di speranza per la stagione sciistica invernale in Appennino. Siamo certi che una ripartenza responsabile e rispettosa delle regole sia l’unica strada per consentire un vero e duraturo ritorno alla tanto attesa normalità, senza fughe in avanti e senza eccessivi legacci che nulla hanno a che vedere con la tutela della salute di tutti", conclude il senatore del Carroccio.