REDAZIONE MODENA

"’Scollinare’ il momento difficile usando la didattica a distanza"

Riso (Flc Cgil) è categorico: "Purtroppo le scuole non sono in sicurezza. Ripartire in aula un errore"

"In questa situazione l’unica soluzione è la dad per consentire di scollinare un momento di difficoltà". E’ categorico Claudio Riso, il segretario del sindacato scuola Flc Cgil di Modena, nel sintetizzare il pensiero della propria organizzazione all’indomani della riapertura delle scuole superiori dopo la pausa natalizia e alla luce delle nuove disposizioni impartite dal Consiglio dei ministri all’indomani dell’Epifania. "Il nostro gruppo chat delle Rsu – ci dice – da ieri sera (giovedì, ndr) è in fibrillazione". I motivi sono quelli legati ai tanti problemi che le nuove norme impongono per quanto riguarda i previsti step circa la presenza di contagi nelle classi prima del passaggio alla modalità didattica a distanza (dad). "Si era parlato – dice Riso – di mascherine Ffp2 e le mascherine continuano a essere le finte chirurgiche inutili e inservibili. La scuola non è in sicurezza perché non si sono fatte le scelte necessarie: non si sono sdoppiate le classi, gli ambienti continuano ad essere piccoli, nelle superiori si continuano ad avere classi numerosissime, anche a Modena abbiamo classi con 2930 studenti". E la situazione al primo giorno di riapertura sembra dare ragione alle sue parole. Sono tanti ovunque gli assenti tra gli studenti, anche se il personale scolastico è comunque riuscito a supplire alle defezioni per ora contenute, tranne qualche eccezione, di qualche collega e si sono riuscite a garantire le attività didattiche in programma. Qualche istituto, Fanti e Vallauri di Carpi, Spallanzani di Castelfranco, Cattaneo-Deledda di Modena hanno scelto di ripartire in dad. Gli altri, invece, sono ancora impegnati a completare il conto di quanti dei propri ragazzi sono a casa. "Abbiamo circa 150 studenti su 1100 complessivi che sono in didattica a distanza e in isolamento – dice la professoressa Monica Montanari, referente Covid del Liceo Tassoni di Modena. Vi sono classi anche con 7 assenti e da stamattina (ieri per chi legge, ndr) tanti genitori stanno chiamando per segnalare positivi o contatti stretti". Va certamente peggio all’Istituto Corni di Modena, a detta del dirigente scolastico professor Federico Giroldi: "Il numero dei presenti non è elevatissimo. Abbiamo oltre 2000 studenti e le presenze sono poco meno dei 23". Il registro presenze delle scuole causa assenze si può scorrere velocemente ovunque. Anche all’Istituto Selmi di Modena, 1800 studenti, il vice-dirigente scolastico professor Luca Righi Selmi conferma che "la situazione sarebbe abbastanza normale se non fosse per i molti che in queste giornate hanno partecipato a feste. Si è avuta una epidemia di contagi, cui si sono aggiunti studenti che hanno deciso di fare il ponte. Difficile distinguere i singoli casi". Il conteggio degli assenti è lungo anche tra il migliaio di studenti dell’Istituto Fermi di Modena, dove per ammissione del dirigente scolastico professor Paolo Pergreffi "sono numerose in ogni classe. Anche se non è stato possibile distinguere tra malati o quarantenati o causa per altre ragioni".

Alberto Greco