VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Venturelli scomparso, il dolore della madre: "Alle, chiesta nuova archiviazione. Famiglie ignorate dalle istituzioni"

La mamma di Alessandro contesta la scelta della Procura, a soli due mesi dalla proroga delle indagini. E lancia un appello ai parenti di Daniela: "Uniamoci nella battaglia, basta parlare di allontanamenti volontari"

Roberta Carassai, mamma di Alessandro Venturelli, scomparso da Sassuolo nel dicembre del 2020

Roberta Carassai, mamma di Alessandro Venturelli, scomparso da Sassuolo nel dicembre del 2020

Modena, 15 dicembre 2024 – "So come può sentirsi la mamma di Daniela Ruggi in questo momento. Vorrei solo dirle che, se mi vuole contattare, io avrei tanto piacere di parlare con lei e di fare squadra, unirci in questa battaglia. L’allontanamento volontario non è sempre l’unica spiegazione anzi, non lo è praticamente mai e, soprattutto, i figli non si archiviano. Eppure, a soli due mesi dalla proroga di indagini hanno nuovamente chiesto l’archiviazione per la scomparsa di Alle". A parlare con la voce strozzata dal dolore è Roberta Carassai, mamma di Alessandro Venturelli, scomparso in circostanze misteriose da Sassuolo il 5 dicembre del 2020.

Proprio in occasione del quarto anniversario dalla scomparsa del giovane, la procura di Modena ha notificato una nuova richiesta di archiviazione del caso. Solo lo scorso 7 ottobre il gip aveva respinto la prima richiesta di archiviazione e aveva disposto una proroga di sei mesi per effettuare ulteriori indagini. Accertamenti legati a concrete segnalazioni di avvistamento del ragazzo a Bucarest, dove subito si era recata Carassai. Ora gli avvocati della famiglia, Giovanna Ferrari e Claudio Falleti (per il papà del giovane) stanno preparando una nuova opposizione. Roberta quindi si appella anche alla mamma di Daniela Ruggi, scomparsa in circostanze altrettanto misteriose da Vitriola di Montefiorino, affinché uniscano le forze.

"Alessandro come Daniela: le istituzioni non possono far finta di niente eppure entrambe le scomparse dei nostri figli sono caratterizzate dal ritardo nelle indagini, nelle ricerche – sottolinea Roberta –. Anche nel caso di Daniela sono intervenuti ad un mese dalla scomparsa e i Ris entreranno in azione domani, a distanza di due mesi e mezzo. Quello che mi chiedo è cosa davvero facciano le istituzioni in caso di scomparsa: il giudice mi aveva concesso sei mesi per le indagini e credo fosse giusto rispettare questi tempi e non per rimediare agli errori fatti all’inizio, ma almeno per dimostrarmi un minimo di rispetto. Se il giudice concede sei mesi non puoi chiedere l’archiviazione dopo due: è una presa di posizione – continua Carassai –. Secondo la procura nulla sarebbe emerso dagli accertamenti svolti in Romania; ma io mi chiedo, oggi, quali siano questi accertamenti. Mi sono sempre recata io sul posto, l’ho cercato io mio figlio e le segnalazioni le ho raccolte io senza mai chiedere niente a nessuno. Almeno sei, sette persone hanno dichiarato con assoluta convinzione di aver incontrato mio figlio in Romania. Presenteremo nuova opposizione perché non intendiamo arrenderci e accettare una archiviazione quando non abbiamo ricevuto mezza risposta.

Nessuna mamma può e deve arrendersi, occorre andare oltre ‘la storia’ dell’allontanamento volontario. Attraverso la nostra associazione, sicuramente, non ci fermeremo. Andiamo avanti e offriamo il nostro aiuto alla mamma di Daniela".