Scoppia un rogo in tribunale Cortocircuito nella notte, danni all’ufficio di un giudice

L’intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero al resto del palazzo. Pare che l’incendio sia stato originato da condizionatore d’aria forse lasciato acceso . .

Scoppia un rogo  in tribunale  Cortocircuito nella notte,  danni all’ufficio di un giudice

Scoppia un rogo in tribunale Cortocircuito nella notte, danni all’ufficio di un giudice

Sarebbe partito dalla presa del condizionatore d’aria l’incendio che nella notte tra sabato e domenica ha danneggiato l’ufficio del presidente del tribunale, al secondo piano del palazzo di giustizia in corso Canalgrande. Se i titolari del bar di fronte non avessero dato subito l’allarme, i danni sarebbero stati ben più gravi. Era infatti notte - per la precisione l’1.45 - quando pare a causa del sovraccarico di una presa elettrica si sono scatenate le fiamme.

"Per fortuna mia moglie e mio figlio si sono accorti del rogo – racconta il titolare del Caffè del Teatro, Stefano Santi – le fiamme uscivano dalla finestra. Mio figlio ha chiamato subito la polizia, le volanti sono arrivate immediatamente insieme ai vigili del fuoco. Se non se ne fossero accorti subito, sicuramente le fiamme si sarebbero propagate velocemente con danni ben più gravi alla struttura", conclude il barista.

I pompieri sono arrivati con due squadre e addirittura due autoscale riuscendo a spegnere l’incendio in poco tempo. Ma è il fumo ad essersi propagato anche nel grande corridoio e in almeno altri due uffici di altrettanti giudici, rendendo l’aria irrespirabile. Il secondo piano che dà su corso Canalgrande, infatti, ospita gli uffici di alcuni magistrati che stamattina, probabilmente, non potranno essere utilizzati. Nessun problema, pare, per le aule d’udienza. I pompieri, dopo aver spento il rogo e aver messo in sicurezza la struttura, si sono trattenuti in tribunale fino a ieri mattina con la polizia.

I tecnici dei vigili del fuoco avrebbero appurato che l’incendio è stato generato accidentalmente da un cortocircuito, forse dal condizionatore forse rimasto acceso. E’ questa l’ipotesi più accreditata, anche se ieri in tribunale è arrivato anche un tecnico manutentore che ha passato in rassegna proprio l’impianto di condizionamento.

val. b.