GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Segreteria Pd, Tosiani: "Non c’è nessuno scontro. Coinvolgeremo gli iscritti"

Il numero uno del partito regionale dopo la soluzione ponte della reggente "Non temiamo il confronto fra le idee. Menozzi scelta di qualità, va supportata. Ci permetterà di prendere le decisioni con i territori, come richiesto a gran voce"

Il segretario regionale del Partito democratico Luigi Tosiani

Il segretario regionale del Partito democratico Luigi Tosiani

Modena, 2 agosto 2025 – La soluzione Marika Menozzi segretaria a tempo, scaturita dopo il ’falò di confronto’ tra i maggiorenti del partito, permetterà di tirare il fiato per il periodo della Festa. Il segretario regionale del Partito democratico Luigi Tosiani, che nei giorni scorsi ha partecipato all’ ’unità di crisi’, fa il punto sulla tensione di questi giorni.

Tosiani, Modena a livello regionale vi dà particolari grattacapi. È indice di vitalismo o di debolezza del partito?

"Modena ha dato prova di grande forza nel quadro degli ultimi passaggi elettorali in Emilia-Romagna, penso alle sfide amministrative vinte nei comuni lo scorso anno, al voto di Modena città, al contributo decisivo per l’elezione del presidente Michele de Pascale e dell’affermazione del nostro partito in Regione. Siamo grati e orgogliosi dell’apporto modenese, convinti che la proposta di Marika Menozzi rappresenti la soluzione che ci permette di tenere assieme unità, ascolto, pluralismo, per una discussione che apriremo e dovrà essere all’altezza della nostra comunità politica".

Come siete arrivati all’individuazione di Marika Menozzi?

"È stato un impegno collettivo. Le qualità umane e politiche di Marika, che tutti dovremo supportare, il suo senso di responsabilità in una fase complessa, ci permetterà di affrontare al meglio la festa, e di costruire assieme ai territori, al contributo di iscritte ed iscritte, quel coinvolgimento richiesto in queste settimane a gran voce, architrave su cui poggiare le scelte future del Pd modenese".

Dopo la tregua si profila uno scontro tra le due anime, da una parte Paradisi, dall’altro Gargano, è pensabile un congresso a più candidati?

"Non ho trovato un clima di scontro, ma una consapevolezza diffusa della necessità di discutere, di confrontarsi, di ricucire e, senza paura, affrontare a viso aperto le prossime sfide. Il nostro partito è democratico, e non teme il confronto sulle idee, ma in questo momento così complesso sono certo che si possa e si debba lavorare per provare ad unire, come stiamo facendo a livello nazionale accanto ad Elly Schlein, con il contributo prezioso di Stefano Bonaccini. E come poche settimane fa abbiamo dimostrato di saper fare nei congressi locali e in quello regionale, che mi ha rieletto segretario in modo pressoché unanime".

Qual è l’identikit del suo segretario provinciale ideale per Modena?

"La comunità democratica modenese ha uno straordinario bagaglio di competenze, esperienze diffuse di buona politica e amministrazione, una fucina da cui attingere. E colgo l’occasione per ringraziare ancora Stefano Reggianini per il gesto che ha compiuto, dimostrando senso di appartenenza e di comunità".

Spostandoci a livello regionale, come giudica il primo anno della giunta de Pascale?

"Ha svolto un lavoro prezioso, impegnativo, che sosteniamo con orgoglio. Quello per una Regione che si batte per la sanità pubblica, per i servizi alla persona, per rendere più forti le comunità ed i territori".

A livello nazionale, il campo largo modello emiliano sembra funzionare. Ma in prospettiva la sensazione è che il M5s e in particolare Conte voglia contendere la leadership a Elly Schlein?

"A Modena, in Regione abbiamo lavorato a coalizioni ed alleanze a partire da progetti credibili di governo, con candidature all’altezza e un approccio plurale, politico e civico, attorno a un Pd forte, ma senza volontà egemoni. Il nostro è un contributo all’approccio testardamente unitario della segretaria Schlein, per l’alternativa alle destre che governano sempre peggio il Paese".

E i potenziali alleati sono d’accordo?

"È il momento di fare in modo corale un passo decisivo, di saldare ciò che nel Paese esiste già, nelle battaglie comuni fatte e nella consapevolezza che un’altra Italia è possibile, e vogliamo costruirla insieme".