GIAN ALDO TRAVERSI
Cronaca

Serata jazz dedicata a Vannini. La chitarra distorta di Pradella in un’emozionante jam session

La figlia di Giulio, Maria Teresa, canterà "Million Years Ago" dedicandola al padre scomparso. La stessa canzone verrà eseguita a Terracielo in occasione dell’ultimo saluto al manager.

Serata jazz dedicata a Vannini. La chitarra distorta di Pradella in un’emozionante jam session

La distorsione spinta oltre l’immaginabile che si trasforma in modulazioni delicate e potenti, il feedback che smette d’essere un difetto per sublimare in arte: la rivoluzione copernicana realizzata da Jimi Hendrix con la chitarra elettrica raccontata in salsa blues da Moris Pradella. È il concerto che domani dalle 21.45 l’eccentrico chitarrista cantante mantovano, ospite del Free 4tet, presenta sul palco del Jazz Club Centrale 66, preludio alle jam session co-organizzate dall’ Associazione Amici del Jazz di Modena. A impreziosire l’appuntamento Maria Teresa Vannini, figlia di Giulio, manager produttore di tanti giovani talenti che ci ha lasciato venerdì, fonte d’attrazione per i divi del jazz d’oltreoceano, canterà "Million Years Ago". Lo stesso brano firmato dalla cantautrice britannica Adele che di primo pomeriggio intonerà al Terracielo Funeral Home, sede designata del rito religioso e del successivo concerto in memoria del padre cui partecipano i musicisti amici, a partire dal Free 4tet. Nessun dubbio sul fatto che la musica sia centrale durante i funerali: canzoni compatibili, come avviene a New Orleans, ma anche in più di un’occasione, spaccati di classica da Beethoven a Schubert. Moris Pradella, étoile dell’ultima edizione di Domenica In condotta da Baudo, partner di Ricky Portera per il rock e di Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Roberto Gatto (tra gli altri) in ambito jazz, dividerà la ribalta con Cesare Vincenti alla chitarra, Lucio Bruni al pianoforte, Enrico Lazzarini al contrabbasso e Andrea Burani alla batteria. Significati che s’intrecciano.

Ai tanti messaggi commossi di addio a Vannini, un vanto per le sonorità black di Modena e Bologna, con uno sguardo allungato a tutta la penisola, si aggiunge anche quello di Gabriele Molinari, un liutaio di pregio, direttore artistico dell’Anzola Jazz Club Henghel Gualdi, primo nel 2023 a livello nazionale per la qualità dei palinsesti. "Con Vannini avevo rapporti bellissimi, spesso gli davo una mano che lui poi mi restituiva proponendomi artisti di fama mondiale a prezzi vantaggiosissimi (dietro il suo intervento). Era stato proposto al Liceo Musicale di mio figlio Marcello, batterista, per raccontare le sue esperienze in modo che i giovani ne tenessero conto in un mondo di lupi che ha fatto desistere molti musicisti di talento a inizio carriera". Per info e prenotazione tavoli solo WhatsApp 373 7651192.