REDAZIONE MODENA

Sicurezza, patto con i privati per le telecamere

Se il cittadino decide di cedere le immagini al Comune, avrà in cambio sgravi fiscali.

Sicurezza, patto con i privati per le telecamere

Un ‘patto per la sicurezza’ in grado di aumentare la portata della videosorveglianza in città. Lo ha predisposto l’Amministrazione che, dopo averlo approvato in Giunta, adesso lo sottoporrà agli organi preposti – la Prefettura in primis – in modo da poter disporre, in caso di ok al piano, dell’utilizzo esclusivo delle immagini, su suolo pubblico o privato ad uso pubblico, catturate attraverso telecamere poste su edifici privati ed acquistate dai privati stessi che poi li ‘cedono’ al Comune a fronte di benefici fiscali. Un do ut des, insomma: da una parte più telecamere e sorveglianza più puntuale, dall’altra incentivi ai privati che ‘sposeranno’ il progetto. Si tratta di fare, insomma, dei sistemi di videosorveglianza ‘privati’ un’appendice dell’impianto comunale: sul suolo pubblico solamente Comune e forze di polizia possono effettuare riprese, il passaggio delle telecamere al Comune significa l’inibizione di qualsiasi intromissione da parte del privato ma un’estensione esponenziale del ‘raggio’ di sorveglianza su tutto il territorio. "La partecipazione dei soggetti privati al potenziamento degli impianti di videosorveglianza è una pratica già ampiamente valutata da alcuni Comuni che hanno ammesso questa attività nel regolamento sulla videosorveglianza: il cittadino, l’associazione o l’operatore economico possono acquistare tecnologie e telecamere utili a migliorare gli impianti comunali e metterle a completa disposizione dell’Amministrazione comunale", si legge sullo schema approvato dalla Giunta, che tratteggia anche le caratteristiche dei dispositivi.

"Dovrà trattarsi di impianti moderni dotati di software di analisi video per il monitoraggio attivo con invio di segnali di allarme alle centrali delle forze di polizia o di istituti di vigilanza convenzionati". Al cui acquisto il Comune contribuirà, in un certo senso, recependo da una parte le specifiche agevolazioni tributarie già previste dalla legislazione nazionale, dall’altra prevedendo specifici benefici anche a livello di tributi locali, come ad esempio la TARI. Detto che siamo ancora in fase preliminare, va aggiunto come l’Amministrazione sembri tuttavia ben decisa a portare a termine il percorso intrapreso, destinato ad estendere sensibilmente le aree urbane sorvegliate dai tanti ‘occhi elettronici’ che vigilano sul territorio: prossimo step, mentre la Prefettura studia l’elaborato studiato dal Comune, che a sua volta andrà integrato da un regolamento, il passaggio dello schema approvato dalla Giunta in consiglio comunale.

Stefano Fogliani