REDAZIONE MODENA

"Sicurezza, servono più strumenti in campo"

Il vice coordinatore regionale di Forza Italia, Antonio Platis, sottolinea l'importanza di uniformare gli strumenti e i presidi per contrastare la criminalità a livello regionale, garantendo la sicurezza degli operatori e dei cittadini

Il vice coordinatore regionale di Forza Italia, Antonio Platis, sottolinea l'importanza di uniformare gli strumenti e i presidi per contrastare la criminalità a livello regionale, garantendo la sicurezza degli operatori e dei cittadini.

Il vice coordinatore regionale di Forza Italia, Antonio Platis, sottolinea l'importanza di uniformare gli strumenti e i presidi per contrastare la criminalità a livello regionale, garantendo la sicurezza degli operatori e dei cittadini.

Modena, 18 settembre 2024 – "Gli strumenti di contrasto alla criminalità ci sono, basta metterli in campo e fornire degli stessi strumenti chi, ogni giorno, scende in campo per tutelare la sicurezza dei cittadini". Così il vice coordinatore regionale di Forza Italia, Antonio Platis, che con queste parole torna a riaccendere i riflettori sul tema: "Il ruolo della Regione – conferma – è fondamentale anche per quanto riguarda le realtà locali". "Occorre ad esempio accelerare il processo volto ad uniformare i Corpi e Servizi di Polizia Locale dell’Emilia Romagna. In che modo? Dotandoli degli stessi strumenti, che non devono essere diversi sul territorio regionale perché al cittadino deve arrivare il messaggio di un’unica polizia locale organizzata e coordinata. Ad oggi invece, la scelta di dotare o meno la propria polizia locale di determinati strumenti risiede in capo ai singoli comandi".

"È fondamentale che anche i dispositivi di contenimento in dotazione agli operatori siano gli stessi su tutto il territorio regionale, dal bastone estensibile allo spray al peperoncino. Questo affinché gli operatori siano messi in grado di tutelarsi al meglio, per poi poter tutelare al meglio anche chi richiede il loro intervento".

Platis ha inoltre voluto sottolineare come "sia necessario approfondire la possibilità di chiedere l’autorizzazione dell’ uso dei Taser anche per gli operatori della Polizia Locale, ovviamente previo corsi qualificati di formazione che devono comportare il superamento di un esame per l’abilitazione all’uso".

Ma non è finita qui. Platis, infine, ha reputato "difficilmente sostenibile il mantenimento di presidi che non raggiungono un numero minimo di operatori" ovvero che non sono in grado di assicurare l’apertura su più quadranti. Motivo per cui, secondo il vicecoordinatore regionale Fi, "dovrà essere valutata anche la possibilità di incentivare la convenzione tra Comuni limitrofi affinché si possa predisporre l’accorpamento in un unico Comando, aumentando così la capacità di copertura dei servizi e ottenendo altresì una riduzione dei costi economici di gestione. Per facilitare questo processo occorre destinare dei fondi incentivanti da utilizzare anche nel caso in cui l’accorpamento sia di difficile attuazione (per difficoltà di aree non omogenee) o vi siano comprovate difficoltà economiche che non permettono al momento il ripianamento della pianta organica".