"Sixtema, chiesto un confronto sui licenziamenti"

Dopo il licenziamento di sette lavoratori da Sixtema, azienda informatica con sedi a Modena, Firenze e Ancona, il Comune di Modena ha promosso un confronto tra azienda e sindacati per attivare percorsi di conciliazione e garantire la crescita dell'azienda nel territorio modenese con nuovi investimenti.

"Sixtema, chiesto un confronto sui licenziamenti"

"Sixtema, chiesto un confronto sui licenziamenti"

Attivazione di percorsi di conciliazione di tutti i lavoratori oggetto di licenziamento e garanzia dell’azienda di proseguire la propria crescita nel territorio modenese, anche con nuovi investimenti. È quanto emerso da un confronto, voluto dal Comune di Modena, tra l’azienda Sixtema e i sindacati, a seguito del licenziamento di sette lavoratori delle sedi di Modena, Firenze e Ancona.

Lo ha spiegato in Consiglio comunale, nella seduta di giovedì, l’assessore alle Politiche per il lavoro e legalità Andrea Bosi, rispondendo all’interrogazione del Pd. L’istanza chiedeva, in particolare, un aggiornamento su eventuali azioni intraprese dall’Amministrazione a fronte, appunto, del licenziamento di sette lavoratori "per soppressione della mansione" comunicato lo scorso gennaio dai vertici aziendali di Sixtema, azienda di servizi informatici con più sedi nel territorio nazionale; comunicazione avvenuta attraverso una lettera e quindi senza alcuna interlocuzione sindacale preliminare, come invece accaduto in passato.

Bosi ha spiegato che già all’inizio di febbraio, dopo un confronto con un delegato della Filcams Cgil di Modena e con l’amministratore delegato di Sixtema, il Comune si è attivato per convocare un tavolo istituzionale di confronto tra azienda e sindacati, tenuto poi il 5 marzo. Durante un lungo confronto, ha precisato l’assessore, nel quale è stato rimarcato il metodo inusuale di comunicazione del licenziamento, è emersa l’esigenza di procedere con percorsi di conciliazione di tutti i lavoratori raggiunti dal provvedimento, con la garanzia dell’azienda di non rinunciare all’impegno di crescita sul territorio modenese ma, al contrario, di confermare nuovi investimenti per il proprio percorso di sviluppo.