
Sul caso hanno indagato i carabinieri
Modena, 22 gennaio 2025 – "Non sai che cosa siamo capaci di fare". Presunta e pericolosa spedizione punitiva a Manzolino di Castelfranco nei confronti di un giovane residente in paese.
Alla base del blitz, a quanto pare, un grosso debito di droga. A finire in manette con l’accusa di tentata estorsione in concorso e rapina sono stati quattro uomini tutti residenti in Francia.
Si tratta di un 43enne di Cannes, un altro francese 41enne di Antibes, un 44enne di Grenoble e un 43enne di Ajaccio.
Secondo le accuse, avrebbero accerchiato in strada la vittima, a Manzolino, lo scorso 19 gennaio per poi prendere l’uomo per un braccio e obbligarlo a salire sull’auto.
Secondo le indagini degli inquirenti i quattro avrebbero aggredito la vittima al fine di obbligarla a consegnare al gruppo 50mila euro quale corrispettivo della vendita di una partita di hashish: ben trenta chili.
La banda non sarebbe riuscita nell’intento solo grazie al tempestivo arrivo di una pattuglia dei carabinieri, avvisata dalla vittima: un marocchino di 41 anni residente a Castelfranco.
A far capire al 41enne che le cose si ‘sarebbero messe male’ sarebbe stato uno degli aggressori, poi lo avrebbero fatto salire in auto con la forza.
In base agli accertamenti svolti nell’immediatezza e alla testimonianza resa dalla vittima sarebbe emerso come quest’ultima – oggi lavoratore – fosse stata ‘un pesce grosso dello spaccio’ in passato, un corriere di un certo calibro tanto da trasportare grossi carichi di hashish dalla Spagna e dalla Francia per poi farli entrare in Italia.
Oltre un anno fa il marocchino avrebbe quindi caricato a Cannes i 30 chili di hashish del valore di 50mila euro.
Una volta arrivato in provincia di Modena, avrebbe piazzato il carico presso l’acquirente indicato dal grossista che però si sarebbe dato alla macchia senza pagare lo stupefacente.
A quel punto nei confronti del marocchino sarebbero iniziate le minacce.
A quanto pare da quel giorno il grossista avrebbe inviato dalla Francia gruppi di nordafricani con l’intento di obbligare la vittima a consegnare il denaro: se li sarebbe trovati sotto casa in diverse occasioni.
Questo fino al 19 quando il marocchino, braccato dal gruppo, fingendo di recarsi in casa per recuperare il denaro, ha chiamato i carabinieri.
I quattro sono stati quindi arrestati per tentata estorsione in concorso e rapina e portati in carcere.
Ieri mattina, all’esito dell’udienza di convalida il Gip si è riservato sulla decisione; ovvero sulla misura da adottare. Secondo la procura, che ha chiesto per i quattro francesi il carcere, sussistono le esigenze cautelari in carcere visto il pericolo di reiterazione del reato, denotando una spiccata pericolosità degli indagati.
I quattro, alla presenza del proprio legale nel corso dell’udienza di convalida hanno fornito la propria versione dei fatti, negando ogni addebito e fornendo una versione alternativa di quanto accaduto.
Ovviamente le indagini certosine sul caso sono ancora in corso.