
"Strage di Monchio, la memoria è un dovere"
Ottant’anni fa, come oggi, da Montefiorino, i cannoni tedeschi erano già puntati verso l’opposta sponda della valle del Dragone. Aprirono il fuoco la mattina del 18 marzo 1944 seminando distruzione e morte per alcune ore. Al termine, un reparto tedesco della divisione Hermann Göring raggiunse le pendici di Santa Giulia e iniziò la carneficina: 71 morti a Monchio, 34 a Costrignano e 24 a Susano, oltre a 7, di cui uno di Savoniero, uccise nei giorni precedenti e dopo la strage, che portarono il numero delle vittime a 136, tutti civili, donne, anziani bambini. Pochissimi i superstiti. Ieri mattina alcuni erano presenti alla cerimonia di commemorazione che si è svolta nel Parco dei Caduti a Monchio, fra i quali Delcisa Casini, Adriana Gualmini, Armando Tincani e Leo Compagni. Leo Compagni, classe 1932, fu prelevato dai tedeschi ma si salvò, perse il padre Ernesto. Dopo la celebrazione della santa messa e la deposizione di una corona di alloro, si sono svolte l’inaugurazione e intitolazione della nuova piazza di Monchio e la presentazione del progetto degli alunni delle scuole primarie di Monchio e Palagano ‘Il vento conosce il nome’. Gli studenti hanno posto ai piedi delle piante del Parco una targa per ciascuna vittima, con inciso il nome del caduto, che prima avevano scandito ad alta voce, intercalandosi con le strofe dell’Inno alla memoria ’18 marzo’. Per il sindaco Fabio Braglia "questa commemorazione vuole tenere viva la memoria della tragedia rinnovando il ricordo della strage, nella consapevolezza che la memoria non è un esercizio, ma un dovere morale. Per questo ringrazio quanti, oggi, hanno voluto rendere omaggio alle vittime, alle loro famiglie che da quella strage portano le cicatrici nell’anima". La cerimonia di commemorazione è stata accompagnata da canti e musiche, alla presenza del Prefetto di Modena Alessandra Camparota, del Console Generale della Repubblica Federale di Germania, del Procuratore Generale Militare Marco De Paolis, che è cittadino onorario di Palagano, della consigliera regionale Ottavia Soncini, di Vanni Bulgarelli, presidente provinciale Anpi, di Paolo Balestrazzi della Fiap, di Adriano Zavatti dell’Associazione Combattenti e reduci, di Roberto Tincani che ha collaborato alla raccolta di documenti per il processo ai responsabili della strage poi condannati. Le celebrazioni per l’80° dalla strage, iniziate venerdì scorso, continueranno anche oggi a Monchio e a Palagano.
Walter Bellisi