Strage, struggente addio alle vittime "Soffriamo insieme alla famiglia"

Il funerale, con i parenti stretti e rappresentanti della giunta, ieri a Castellarano. Lunedì messa in San Giorgio

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Si sono svolti ieri mattina al santuario della Beata Vergine di Campiano (Castellarano) i funerali – in forma strettamente privata – della famiglia sterminata in via Manin e del bisnonno Renzo Fontana deceduto martedì mattina a Casa Serena. A celebrare la funzione (organizzata dalle onoranze di Christian De Carlo) il parroco di Sassuolo don Marco Ferrari e il parroco di Castellarano don Giovanni Rossi. Presenti una trentina di persone tra cui i familiari (Enrico, il fratello di Elisa Mulas e zio dei piccoli Ismaele e Sami, D., la primogenita di 11 anni e lo zio residente fuori Sassuolo, fratello di Simonetta Fontana), il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni, il vicesindaco di Sassuolo Camilla Nizzoli, gli assessori Massimo Malagoli, Ugo Liberi e Sharon Ruggeri, le forze dell’ordine.

Don Marco Ferrari nel corso dell’omelia ha sottolineato come "il silenzio sia la parola migliore di fronte a questi accadimenti". Il sacerdote ha poi citato la vedova di Nain del Vangelo, di cui, di fronte al sepolcro dell’unico figlio, nel Vangelo si legge che ‘Gesù vedendola ne ebbe compassione’ e le disse: ‘Non piangere’. "Ecco, oggi l’unico possibile messaggio è quello del patire insieme, del soffrire insieme a questa famiglia per quanto successo". Don Marco ha invocato infine "la luce dall’Alto per i familiari". Toccante anche la testimonianza di uno dei parenti. I cinque componenti della famiglia saranno cremati in questi giorni e le loro ceneri torneranno presto assieme in un unico loculo nel cimitero nuovo di Sassuolo. Il corpo di Nabil Dhahri, l’omicida-suicida, è stato tumulato invece nel cimitero di Tunisi ieri mattina. Il Comune di Sassuolo per consentire alla città di dare l’estremo saluto alla famiglia sterminata ha organizzato un momento pubblico, una messa in suffragio delle vittime nella chiesa di San Giorgio a Sassuolo lunedì sera alle 19, giorno in cui sarà proclamato il lutto cittadino. Una celebrazione pubblica sobria secondo il volere dei parenti che chiedono meno clamore possibile e si augurano che sulla vicenda cali al più presto una coltre di pietà e di silenzio per rispetto del loro dolore. Dal Comune spiegano che "in occasione della giornata di lutto cittadino verranno esposte le bandiere a mezz’asta o listate a lutto sugli edifici comunali, provinciali, regionali e statali del territorio" e l’amministrazione "suggerisce un minuto di raccoglimento in tutti gli uffici privati, nelle attività produttive e nelle abitazioni e chiede agli esercenti del Centro di tenere le serrande abbassate alle 19 in concomitanza con l’inizio della Messa". Dispone poi "che sia osservato da parte della cittadinanza un comportamento consono alla giornata di lutto, astenendosi da attività ludiche e ricreative". E mentre continua il pellegrinaggio davanti alla casa di via Manin con tante testimonianze di fiori, peluche, lettere, sono tanti i messaggi giunti a Enrico, fratello di Elisa: "Ti abbraccio amico, sii forte".

Gianpaolo Annese