VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Studente a rischio sospensione: "Questa pena è troppo dura. È giusto dare voce alle idee"

Il sindacato Cub Scuola: "La sua unica colpa è aver illustrato i problemi dell’Istituto" . E intanto l’onorevole Ascari annuncia un’interrogazione al Ministro dell’istruzione .

Studente a rischio sospensione: "Questa pena è troppo dura. È giusto dare voce alle idee"

Studente a rischio sospensione: "Questa pena è troppo dura. È giusto dare voce alle idee"

"Una sanzione così dura nei confronti di un rappresentante degli studenti eletto democraticamente lascia francamente interdetti, in quanto la funzione del rappresentante dovrebbe essere proprio quella di dare voce alle idee, alle critiche e alle proposte degli studenti di quella scuola". Si solleva il coro delle proteste, da parte della politica sul caso di Damiano Cassanelli, rappresentante d’istituto Ites Jacopo Barozzi che rischia una sospensione di dodici giorni da scuola dopo che, nel corso di uno sciopero che si stava svolgendo senza l’autorizzazione della dirigente scolastica, ha rilasciato un’intervista ad un giornale locale per farsi portavoce di criticità relative alla vita scolastica.

"Quella scuola che per anni mi ha insegnato valori importanti è la stessa che oggi mi sanziona in modo così grave per averli concretizzati" ha dichiarato lo studente, difeso dall’avvocato Stefano Cavazzuti. A seguito della notizia del provvedimento di sospensione per 12 giorni del Rappresentante di Istituto, il capogruppo di Lega Modena Giovanni Bertoldi si è immediatamente attivato presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito per informare della situazione e per chiedere un intervento tempestivo a tutela dello studente e per valutare la correttezza della dirigente scolastica dell’Istituto. "E’ stato inviato un esposto/segnalazione all’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna per valutare se siano individuabili addebiti disciplinari nell’operato della dirigente scolastica del Barozzi – fa sapere Bertoldi – Sanzioni di tale gravità dovrebbero essere più opportunamente rivolte a quegli studenti che si macchiano di comportamenti violenti, che realizzano atti di bullismo o portano armi o droga in classe". Ad intervenire è anche il sindacato Cub Scuola di Modena. "È molto grave che uno studente, Damiano, sia stato sanzionato con ben 12 giorni di sospensione. L’unica colpa di Damiano è aver illustrato alla stampa locale, in qualità di rappresentante di istituto, le ragioni della protesta. Anche noi insegnanti e personale tecnico-amministrativo conosciamo bene le gravi problematiche degli istituti scolastici: molti istituti, anche nella nostra provincia, nelle scorse settimane sono rimasti senza riscaldamento. Tante strutture sono fatiscenti con bagni e laboratori che non funzionano: le tanto sbandierate risorse del Pnrr si sono rivelate una vera e propria truffa. Bene hanno fatto, quindi, gli studenti del Barozzi a organizzare uno sciopero per denunciare il malfunzionamento del loro istituto".

Sulla vicenda insorge poi il Partito Democratico, con la responsabile delle politiche scolastiche Federica di Padova: "La libertà di pensiero e critica è un diritto universale inalienabile: ci aspettiamo che sia proprio la scuola, dove dal 2020 è stato introdotto ufficialmente anche l’insegnamento dell’Educazione Civica, il luogo nel quale più di ogni altro si possa esercitare questo diritto. Questo provvedimento costituirebbe un precedente pericoloso". L’onorevole cinque Stelle Stefania Ascari annuncia un’interrogazione al Ministro dell’istruzione Valditara affinché faccia chiarezza sull’episodio. "È una punizione ingiusta per un ragazzo che semplicemente ha espresso le proprie idee".

La Lega Giovani infine, nell’esprimere solidarietà a Damiano sottolinea che: "Riteniamo deplorevole l’atteggiamento sanzionatorio e vendicativo del consiglio di istituto, atteggiamento che certamente non si addice alle veci di un organo collegiale e scolastico. Il dovere dei rappresentanti è quello di farsi portavoce delle esigenze della comunità studentesca e ciò rientra pienamente nella natura democratica della loro carica".