Pregiudizi e luoghi comuni portano a credere che le persone con DSA siano incapaci di svolgere alcune attività nell’ambito didattico, ma in realtà essi hanno pregi sorprendenti. D.S.A significa solamente disturbo (D) specifico (S) dell’apprendimento (A) e non riguarda la mancanza di intelligenza. I disturbi specifici dell’apprendimento dipendono da un diverso funzionamento neurologico, che è innato e non transitorio, dunque non sono una malattia dalla quale si guarisce, ma una caratteristica della persona.
I disturbi specifici sono quattro:
1) La dislessia ovvero la difficoltà nella lettura, che si manifesta con errori frequenti o con eccessiva lentezza.
2) La discalculia intesa come difficoltà a comprendere i concetti matematici chiave.
3) La disortografia ovvero la difficoltà nell’ortografia dei testi.
4) La disgrafia è la difficoltà a scrivere con caratteri di diverse dimensioni o nel posizionamento nella riga della lettera.
Per superare le difficoltà che incontra, la persona con DSA può essere aiutato tramite l’uso di strumenti compensativi, come ad esempio sintesi vocali che aiutano i dislessici, correttori ortografici per i disortografici, calcolatrici per i discalculici e in generale schemi o tabelle. Tali strumenti sono utilizzati anche a scuola, grazie al P.D.P. (piano didattico personalizzato), per garantire a ogni individuo di sfruttare al meglio i propri punti di forza e superare le proprie debolezze. Chi è DSA non ha solo delle fragilità, ma possiede anche diverse virtù, tra cui la fantastica capacità di delegare: un DSA sa attribuisce a una persona un certo ruolo, intuendo le sue capacità. Infatti fin da piccoli le persone con questa caratteristica devono individuare una persona che li aiuti a superare gli ostacoli che incontrano, per questo sviluppano molto presto la capacità di delegare sicuramente in modo migliore rispetto ai neurotipici. Delegare è una virtù che non possiedono in tanti, è importantissima perchè non si può assegnare tutto a tutti e per questo bisogna selezionare nel modo migliore la persona alla quale affidare questo incarico. A dimostrazione del fatto che il DSA non è un handicap ma un’anomalia, citiamo alcuni tra i tanti personaggi famosi portatori di DSA. Pensiamo ad esempio a Napoleone Bonaparte che era dislessico, ma famoso per la sua perspicacia e audacia. Altri esempi sono Lewis Hamilton, famosissimo pilota della Formula Uno, che gareggia attualmente per la Mercedes e dal 2025 passerà alla Ferrari e Mika conosciuto per la sua musica e come giudice di X-Factor, entrambi DSA. Ciò dimostra che la caratteristica non influisce sull’intelligenza di una persona ma solo sull’apprendimento.
Emma Bettelli, Alessandro Leon Schittulli, Giulia Zanichelli, 2^ E Ic Ferrari di Maranello