
Aveva messo gli occhi su un elettrodomestico del valore di 800 euro. Invece di pagare la somma richiesta, però, aveva pensato bene di attaccare sulla scatola di imballaggio un’etichetta auto prodotta e riportante una cifra ben più bassa: ovvero 150 euro.
L’intenzione del malvivente era sicuramente quella di rivendere la merce in questione ma quando è arrivato alle casse il giovane, un 22enne straniero ben noto alle forze dell’ordine, è stato bloccato dalla sicurezza e poi arrestato dalla polizia per truffa. L’episodio è accaduto intorno alle 18.30 di martedì sera, quando gli agenti della volante sono intervenuti all’interno di un negozio di un centro commerciale in via Emilia Ovest, dove il giovane era stato appena bloccato dalla vigilanza. Le guardie, infatti, avevano sorpreso il 22enne dopo che lo stesso aveva appena apposto sulla scatola dell’elettrodomestico l’etichetta contraffatta, ovviamente a con un importo nettamente inferiore rispetto a quello originale.
Non solo: il giovane era riuscito anche a pagare la merce alla cassa pensando di farla franca ma gli addetti lo avevano già segnalato alla vigilanza. Gli agenti, subito arrivati sul posto l’hanno così bloccato e arrestato in flagranza di reato. Il 22enne, residente in provincia di Venezia, risulta sottoposto alle misure di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Trieste e dell’avviso orale, emesso dal questore di Padova. Da accertamenti è poi emerso come sopra l’etichetta originale, indicante il prezzo dell’elettrodomestico pari a 799,99 euro il giovane straniero ne avesse applicata un’altra auto prodotta di 125,99 euro, importo che il 22enne aveva poi corrisposto al momento del pagamento alle casse per poi essere bloccato appunto poco dopo, prima di riuscire a dileguarsi. Ieri il ragazzo è stato processato per direttissima per il reato di truffa.
Valentina Reggiani