VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Truffatore dei vip, una delle vittime: "Così ha rubato i miei risparmi"

Barbara Prampolini è stata truffata dal broker Massimo Bochicchio. "Gli ho affidato i miei soldi, poi è sparito. In fumo 3 milioni di euro"

La modenese Barbara Prampolini, vittima del broker Massimo Bochicchio

Modena, 3 marzo 2022 - "Speriamo che questo sia il primo passo verso la chiarezza e verso il recupero se non di tutto almeno di buona parte del maltolto. Questa cosa ti cambia la vita e speriamo ci sia giustizia". A parlare è la modenese Barbara Prampolini, una delle tantissime vittime del cosiddetto broker dei vip, Massimo Bochicchio. Il broker è stato arrestato a luglio scorso a Giacarta in Indonesia e attualmente si trova ai domiciliari nella sua casa romana.

Ora è stato fissato per il prossimo 29 marzo il processo immediato a Roma. In questo caso Bochicchio deve rispondere di esercizio abusivo dell’attività finanziaria, per aver svolto servizio di investimento e gestione collettiva del risparmio nei confronti di un numero imprecisato di investitori, attraverso la società Kidman Asset Managementi Limited, a lui riconducibile. Teniamo presente che tra i truffati dal finto broker figurano anche diversi vip del calcio, tra cui gli allenatori Antonio Conte e Marcello Lippi.

" Io sono rimasta vittima indiretta del Bochicchio in quanto venni sollecitata a questo investimento dal mio ex marito ed entrai in contatto diretto con il broker solo dopo il 2016,dopo la separazione, ad operazione già perfezionata da anni – spiega Prampolini – Mi auguro che questo sia un primo passo per fare luce e giustizia, perché in questa drammatica vicenda ho perso la maggior parte dei miei risparmi e si parla di cifre a sei zeri: attorno ai tre milioni di euro. Fino ad ora tra le Procure di Milano e Roma gli sono stati sequestrati 80 milioni, ben poca cosa rispetto ad un totale che si stima intorno ai 500-600 milioni".

Ma come è finita la professionista modenese nella rete del broker truffatore? Nel 2011 Facebook Inc. si quota in Borsa. Prima della offerta al pubblico delle azioni in Borsa, vengono emesse ed assegnate azioni di classe B ad un gruppo ristretto di sottoscrittori internazionali selezionati. Una fetta di queste azioni viene riservata (così pareva) alla società di gestione Kidman Asset Management di Londra , il cui amministratore e cofondatore era Massimo Bochicchio insieme all’ex patron di Cisa Rodolfo Errani, ora tra le vittime.

L’ex marito di Barbara Prampolini, un commercialista di Bologna, le parla dell’"affare", spiegandole che anche l’amico Rodolfo Errani aveva sottoscritto queste azioni per centinaia di milioni. Azioni destinate ad aumentare di prezzo. La modenese quindi ne sottoscrive un certo numero tramite la fiduciaria Sifir dell’ex marito, che dal 2011 al 2016 ha sempre gestito tutto per conto della Prampolini. Nel 2016 però si separa dall’ex coniuge ed entra in contatto con Bochicchio – che prima di allora aveva incontrato solo in due occasioni insieme al marito ed Errani – e chiede di separare la sua posizione da quella del’ex appunto. In base a quanto la donna poteva verificare le azioni continuavano a salire pertanto l’investimento sembrava azzeccato. Nel giugno 2020 decide di liquidare il patrimonio ma avendo difficoltà nel mettersi in contatto col Bochicchio chiede informazioni all’ex marito, il quale risponde per mail che le azioni non erano mai esistite e che anche Errani aveva richiesto tutto il suo capitale e che Bochicchio era un delinquente.

"A quel punto mi crolla il mondo addosso – spiega – alzo il telefono immediatamente e chiamo Bochicchio tra i singhiozzi e gli parlo della mail. Lui calmissimo e serafico smentisce tutto ed anzi per darmi prova delle bugie contenute nella mail mi fa assistere in silenzio alla telefonata ad Errani al quale Bochicchio confida la mia intenzione di vendere le azioni e gli chiede se le vogliono comprare loro. La risposta di Errani fu subito affermativa. Ovviamente a quel punto pensai che il mio ex marito avesse scritto quella mail per ragioni misteriose. Andiamo avanti tra tira e molla fino a che, ad agosto, non esplode il caso e si scopre il vaso di Pandora".

Il prossimo 29 marzo è quindi prevista la prima udienza per processo immediato nei confronti del broker truffatore: le vittime, tra cui Barbara Prampolini, sperano di avere finalmente giustizia.