MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

"Carpi, un altro morto in via Cavata: fate qualcosa"

Domani l’ultimo saluto al motociclista Ermes Benatti. Intanto l’opposizione alza i toni: "Servono interventi urgenti sulla viabilità"

I rilievi sul luogo dell'incidente

I rilievi sul luogo dell'incidente

Carpi, 30 maggio 2025 – La comunità è ancora sotto choc per la tragica morte di Ermes Benatti, il motociclista 57enne che ha perso la vita mercoledì in un terribile incidente stradale lungo via Cavata, dove ha violentemente impattato con una Fiat 500. L’uomo lascia la madre Gianna, il fratello Enos e la sorella Erika, che si sono chiusi nel loro dolore e nel ricordo personale di Ermes.

Da oggi alle 14 sarà possibile portargli un saluto, alla Funeral Home Terracielo a Carpi: il funerale, organizzato dalle onoranze Alberto Ferrari, partirà da qui domani alle 15 verso la chiesa parrocchiale di San Marino dove sarà celebrata la messa. Al termine la salma verrà trasferita all’ala cineraria di Modena.

Oltre al dolore, crescono le polemiche relative a via Cavata, considerata una delle arterie urbane più trafficate e pericolose. "Quella della sicurezza stradale in via Cavata – afferma Annalisa Arletti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e capogruppo in Consiglio a Carpi – è una battaglia che portiamo avanti da anni ed è stato oggetto di discussione in Consiglio già sei anni fa, quando ci è stato risposto che l’incidentalità era bassa. Alla luce degli ultimi tragici avvenimenti urge un intervento strutturale su quel tratto".

Aggiunge Arletti: "Negli anni quell’area è diventata ancora più complessa dal punto di vista della viabilità per scelte dell’amministrazione comunale che ha previsto nuovi insediamenti urbani così come l’accesso alla zona universitaria. Poi si pensi al traffico negli orari di punta che arriva da Limidi, così come dalle scuole su Canalvecchio; e ora a ciò si aggiunge il disagio dei cantieri di via Roosevelt che fa propendere per le vie parallele".

Anche Giulio Bonzanini, consigliere Lega, afferma che "l’ennesimo incidente avvenuto all’incrocio tra le vie Cavata e Tre Ponti (il 7° dall’inizio dell’anno) impone nuovamente una seria riflessione sulla viabilità e sulla sicurezza stradale. Da anni ho più volte sollecitato sindaco e giunta per valutare la possibilità di realizzare soluzioni che potessero concretamente incidere sulla sicurezza stradale a livello di intersezioni sulle quali sarebbe sicuramente più utile la realizzazione di una rotonda, rispetto a finti o spenti rilevatori di velocità, dispositivi che, se funzionanti, non sarebbero un reale deterrente, ma ‘utili’ solo per maggiori introiti alle casse dell’Unione. L’amministrazione deve intervenire, senza nascondersi dietro alla scusa della mancanza di fondi, dato che in progetti ampiamente discutibili (ad esempio, su via Roosevelt) sono state scialacquate risorse importanti che potevano essere destinate in progetti ben più utili e prioritari".

Maria Silvia Cabri