Un altro morto per overdose alla Sacca

Trovato il corpo senza vita di un 23enne. Potrebbe trattarsi della stessa partita di eroina che avrebbe ucciso una ragazza in via Gerosa

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Un’altra morte causata dalla droga. Sempre alla Sacca. Ieri alle 18.45 è stato trovato il corpo senza vita - riverso all’interno di un’Audi - di un 23enne romeno residente a Mirandola. Vicino al corpo esanime, una siringa: si ipotizza una overdose da eroina e ora il timore è che ci sia in giro una partita di droga ’killer’. A dare l’allarme è stato un amico del ragazzo, che mancava da casa da alcune ore. Evidentemente il conoscente sapeva dove trovarlo: in viale Gramsci, all’incrocio con via del Mercato, esattamente dietro al distributore di carburante di via Canaletto, una zona nota per lo spaccio e la prostituzione. Lì, tra il retro della pompa di benzina e un condominio, era parcheggiata probabilmente da ore la macchina. Nessuno ha notato il cadavere all’interno se non l’amico nel tardo pomeriggio. Immediato l’intervento della polizia con un equipaggio della squadra volante, che dopo aver fatto una prima ispezione dell’auto e del cadavere - una volta accertato che il corpo non presentava segni di violenza - ha coperto la vettura con un telo bianco. Più tardi è intervenuta anche la Scientifica per i rilievi disposti dal magistrato di turno. Solo in tarda serata è stato rimosso il corpo, portato in Medicina legale. Sequestrato il telefonino della vittima, all’interno del quale potrebbe esserci il contatto dello spacciatore.

Solo pochi giorni fa - sempre alla Sacca - in un appartamento di via Gerosa, era stato trovato il corpo senza vita di una ragazza di 28 anni: anche in questo caso si sospetta una overdose da eroina. L’autopsia sul corpo della ragazza è stata conclusa ieri e solo gli esami tossicologici potranno dire cosa l’ha stroncata. Intanto sempre ieri mattina il giudice ha convalidato l’arresto dell’uomo di 45 anni e della 35enne trovati in possesso - dopo alcuni furti - anche di oggetti della 28enne, tra cui un computer. I due sono accusati di ricettazione ma sono in corso indagini per capire se il furto sia stato commesso nella stessa notte, quella tra martedì e mercoledì, in cui la ragazza è morta. Erano in casa con lei quando è morta? Quando sarebbe stato consumato il furto? Quando era già deceduta? Tutti interrogativi su cui sta indagando la Procura. La posizione dei due, infatti potrebbe aggravarsi con l’accusa di omissione di soccorso o, addirittura morte in conseguenza di altro reato se verrà accertato che erano lì nelle tragiche ore della morte della 28enne. Ieri non hanno proferito parola davanti al giudice che ha mantenuto la custodia cautelare in carcere per il 45enne mentre ha concesso alla donna - benché non abbia parlato - l’obbligo di firma in questura poiché incensurata. Si teme stia girando una partita di droga, forse eroina gialla, tagliata male.

val. b.