Un libro dedicato a Ghizlan, uccisa dal marito

L'ex capo della Mobile di Modena, Salvatore Blasco, dedica il suo ultimo libro alla vittima di femminicidio Ghizlan El Hadraoui, uccisa e bruciata ignobilmente dal marito. Il testo affronta il tema delle relazioni tossiche e della ricerca della giustizia.

‘Una fra voi nel mio cuore più di tutte. Si tratta della giovane Ghizlan el Hadrauoi, donna di 38 anni accoltellata e bruciata ignobilmente da suo marito. Non è bastato a nessuno di noi aver arrestato il suo carnefice. Lei era madre di due bambini meravigliosi, i cui occhi disperati di quella sera riecheggiano nella mia mente ogni qualvolta penso a quello che avremmo potuto evitare loro se solo avessimo avuto modo di comprendere il pericolo che correva. Dedico a lei i miei pensieri più intensi". E’ con queste parole che Salvatore Blasco, l’ex capo della squadra Mobile di Modena e Piacenza dedica il suo ultimo libero alla vittima di femminicidio. Con queste parole, infatti, termina il testo "Amore cieco – diario di un commissario di Polizia" scritto da Blasco, oggi dirigente del Reparto prevenzione crimine di Reggio Emilia.

Khalil Laamane, il marito di Ghizlan El Hadraoui – badante 37enne uccisa e ritrovata carbonizzata in via Cavazza –, è stato condannato tre anni fa a 22 anni di carcere, in primo grado con il rito abbreviato. Proprio l’allora capo della Mobile di Modena Blasco si occupò delle indagini sull’atroce delitto ed ora ha voluto dedicare alla vittima il proprio libro. Nel testo si affronta il tema delle relazioni, analizzando quelle ‘tossiche’ alla continua ricerca della giustizia.

Salvatore Blasco, nel racconto di un’indagine, ha approfondito le dinamiche emozionali e le relazioni difficili che possono sfociare in violenza.