Un tuffo nella Dolce Vita, a Finale un amarcord dedicato agli anni ’60

Da domani a domenica musica, balli e sfilate con la maxitavolata di paese. Il sindaco: "Smentiamo lo stereotipo di ’città morta’"

Un tuffo nella Dolce Vita, a Finale un amarcord dedicato agli anni ’60

Un tuffo nella Dolce Vita, a Finale un amarcord dedicato agli anni ’60

Sulle note del "Ballo di Simone" e di "Abbronzatissima", Finale si prepara a rituffarsi nei magnifici (e rimpianti) anni ‘60, per la seconda edizione de "La dolce vita", in programma – meteo permettendo – da domani a domenica. Musica, danze, eventi a tema, sfilate, vetrine e una maxitavolata di paese vogliono resuscitare lo spirito gioioso di un decennio di grandi speranze. "Allora si usciva dalla guerra, oggi ci si deve riprendere dallo choc del terremoto e anche della pandemia – spiega Stefano Rimondi della coop sociale Caracol che organizza l’evento, insieme alla ProLoco di Finale e col sostegno del Comune –. Lo scorso anno, nonostante le incertezze del tempo, abbiamo contato 12mila presenze nei tre giorni, con trenta appuntamenti. Quest’anno proporremo almeno un centinaio di iniziative e ci poniamo obiettivi ancora più ambiziosi".

Anche l’investimento è cresciuto, da 25mila a 75mila euro. "Siamo sicuramente la principale festa anni ‘60 dell’Emilia Romagna", aggiunge Andrea Carriero, presidente della ProLoco. Grazie all’impegno e al contributo di associazioni di volontariato, commercianti e sponsor, il centro di Finale sarà suddiviso in sei aree con altrettanti palchi, dove fioriranno concerti, giochi, esibizioni di danza, dj set, il concorso per la migliore zuppa inglese con l’alchermes Casoni e mercatini vintage. Fra gli appuntamenti, sabato pomeriggio la corsa podistica goliardica, domenica mattina la fantozziana Coppa Cobram in bicicletta e alla sera, lungo la scalinata dell’acquedotto, la sfilata di abiti da sposa anni ‘60.

E tante altre curiosità: già stasera, per esempio, al Nuovo Cinema Corso Giulio Antonio Borgatti condurrà una lezione di cinema sugli anni ‘60, e sabato in centro verrà esposta la Triumph TR3 Spider (oggi di proprietà dell’on. Filippo Berselli) che venne guidata da Marcello Mastroianni durante le riprese del film "La dolce vita". Non è festa senza i sapori della tradizione: gli organizzatori hanno quindi ‘convocato’ alcune celebri sagre italiane che porteranno le loro specialità, la vongola di Goro e le seadas della Sardegna o i biscotti bizantini di Ravenna. E domenica lungo via Mazzini sarà allestita la tavolata da 500 coperti, i cui ricavati verranno devoluti all’Amo.

Nella festa si incastona anche l’iniziativa della Lapam, che domattina presenterà ai ragazzi delle scuole gli antichi mestieri e la sapienza artigiana, mentre sabato mattina (anche in onore della lumaca di Casumaro) si terrà un convegno dedicato a nuove tecniche di elicicoltura. "Anche con ‘La dolce vita’ vogliamo smontare il luogo comune secondo cui Finale Emilia sarebbe una città morta – sottolinea il sindaco Claudio Poletti –. No, Finale ha solo bisogno di essere rivitalizzata. E questa bella festa, che coinvolge centinaia di persone, è la testimonianza della voglia di rinascere e di riprendere".

Stefano Marchetti