Un’auto seguiva quella di Alice: è mistero sulla ’Mito’ bianca

Allontanatasi dallo Smart Cafè presumibilmente con Gaaloul, dopo la sosta sull’argine del Sabbioncello, la macchina della vittima sarebbe stata ’tallonata’ per circa tre minuti in aperta campagna

Un’auto seguiva quella di Alice:  è mistero sulla ’Mito’ bianca

Un’auto seguiva quella di Alice: è mistero sulla ’Mito’ bianca

di Valentina Reggiani

Per almeno un’ora, dalle 4 alle 5 di quel terribile venerdì mattina, la Ford Fiesta di Alice Neri è rimasta ferma sull’argine del Sabbioncello. La donna era presumibilmente insieme al principale indiziato del suo omicidio, il 29enne Mohamed Gaaloul. Dopo di che si è rimessa in strada, sulla provinciale numero 7, diretta verso la frazione di Vallalta. E’ in quel momento che nello stesso punto compare una seconda auto ad oggi ‘sconosciuta’. Si infittisce il mistero che ruota attorno al terrificante delitto della 32enne trovata bruciata nella sua macchina a Fossa di Concordia. Infatti gli inquirenti, che mai dal giorno del ritrovamento del cadavere hanno smesso di indagare, stanno ora cercando di capire a chi appartenesse quella Alfa Romeo Mito che all’alba di venerdì, quando la giovane mamma di Ravarino è morta, è stata intercettata proprio nelle campagne di Concordia.

La Mito bianca, in un tratto di strada, ovvero all’incrocio con via Forella si era accodata alla Ford Fiesta della vittima. In questo modo i fari di quella seconda vettura avevano reso possibile agli inquirenti leggere la targa dell’auto di Alice. Ma la domanda sorge spontanea: cosa ci faceva la Mito a quell’ora del mattino a poca distanza dalla vettura della vittima? E’ possibile che la stesse seguendo? Le telecamere di una abitazione di via Forella, infatti, riprendono l’auto bianca ‘alle calcagna’ della Fiesta. Alle 5.12, ovvero quando la Ford si rimette in carreggiata dopo essere rimasta ferma lungo l’argine per circa un’ora, viene ripreso il passaggio dell’Alfa Romeo. La vettura percorre la provinciale proprio mentre l’auto di Alice percorre l’ultimo tratto di via Forella. Dopo di che la Mito sopraggiunge sulla strada provinciale e nel mentre la Ford svolta in via Vallalta, verso la frazione. Alle 5.14 la telecamera comunale riprende il passaggio della Ford seguita a breve distanza dall’Alfa Romeo. Sempre alle 5.14 la vettura di Alice giunge nuovamente all’intersezione con via Rocca, per poi svoltare a destra e nel frattempo sopraggiunge anche la Mito che a sua volta svolta nella stessa strada. Alle 5.15 la Fiesta svolta a destra, in via Mazzalupi mentre in fondo si nota il sopraggiungere della Mito. Quindi dopo tre minuti di quello che pare a tutti gli effetti un ‘pedinamento’ la Mito svolta a sinistra, sparendo dagli occhi delle telecamere. E’ lecito chiedersi a questo punto chi ci fosse al volante e cosa facesse all’alba in mezzo alle campagne di Concordia così come risulta spontaneo chiedersi se il conducente si fosse posto all’inseguimento dell’auto della vittima per poi far perdere le proprie tracce. Ma c’è anche un secondo punto oscuro che emerge con prepotenza: la vittima, prima di partire dallo Smart Cafè, alle 3.40 cerca su Maps Ravarino, forse per trovare la strada più veloce per rientrare a casa. Qualche istante dopo, però, effettua una nuova ricerca, questa volta per Vallalta di Concordia, ovvero dove l’indagato viveva. Infine, intorno alle 4.50 ecco una terza ricerca: pare infatti che la 32enne avesse impostato la mappa relativa ad un paese del Mantovano, nei pressi di Poggio Rusco. Il fratello dell’indagato Mohamed Gaaloul,risiede nel piccolo comune mantovano di San Giovanni del Dosso. Luogo in cui si arriva facilmente, partendo dalle campagne di Fossa, dove è stato rinvenuto il cadavere, percorrendo una strada bianca. Chi ha effettuato quelle ricerche sul telefonino della vittima e, soprattutto, è plausibile che Alice fosse ancora viva a quell’ora? Se sì, cosa è accaduto dopo, quando la sua Ford, alle 5.12, si è immessa nuovamente sulla provinciale? Puo’ essere una ‘chiave’ di svolta quell’auto bianca, la vettura ‘fantasma’ che per almeno tre minuti si è accodata alla Ford azzurra?