Urbanistica, girandola di delibere : "Muzzarelli non si fida di Massimo"

Bertoldi (Lega): "Marea di atti impegnativi, è il ’Sacco di Modena’. Il nuovo sindaco ha già le mani legate"

Urbanistica, girandola di delibere : "Muzzarelli non si fida di Massimo"

Urbanistica, girandola di delibere : "Muzzarelli non si fida di Massimo"

"Un mare di delibere affrettate e poco curate, buttate lì, per legare le mani al prossimo Consiglio comunale e alla prossima giunta". Il capogruppo della Lega Giovanni Bertoldi avverte che i consiglieri comunali sono negli ultimi giorni subissati di atti amministrativi da esaminare, una quarantina per la precisione, "con impegni finanziari per decine e decine di milioni di euro. Tutto lavoro sicuro per i soliti noti, a partire dalle cooperative di costruzioni che continueranno a cementificare in barba ai limiti sulla limitazione del consumo di suolo". Lo definisce il "Sacco di Modena". È democratico, è l’interrogativo, "che un’amministrazione comunale faccia così? No, perché in democrazia si dovrebbe aspettare che si pronuncino gli elettori e non forzare la mano quando si è già in zona Cesarini".

Ma di quali delibere parliamo? Bertoldi le mostra: "Tra l’altro ci sono un protocollo d’intesa tra Comune e Università per la predisposizione del masterplan sul progetto urbano ‘Modena città universitaria – campus di via Campi’ (in cui quando ci è stato presentato in commissione non era presente nessuno dell’università e in cui ci sono molte cose non chiare), l’accordo integrativo per la riqualificazione urbana dell’ex mercato bestiame, lo schema di convenzione per la realizzazione di alloggi di edilizia agevolata". E ancora, "le linee guida per l’edilizia residenziale sociale negli interventi complessi di rigenerazione, l’approvazione del progetto per la ’realizzazione di silos per lo stoccaggio di farine alimentari’ in strada Attiraglio, il documento di indirizzo per la riqualificazione di piazzale sant’Agostino (in cui non si capisce cosa vogliono fare, in cui mancano i progetti veri), e via così, in un turbine di provvedimenti molto impegnativi per essere a fine mandato e particolarmente complessi da esaminare per chi poi è chiamato a votarli".

E le delibere in questione – prosegue – "non sono le uniche: ci è stato preannunciato nella riunione dei capigruppo che ce ne verranno presentate altre per l’approvazione nei prossimi giorni (e pertanto non ne conosciamo ancora i contenuti). Ovviamente i gruppi consiliari hanno pochissimo tempo per analizzare e approfondire i vari temi".

Anche perché, aggiunge il capogruppo della Lega, "sono atti scritti male, con ripetizioni, con sintassi approssimativa, si vede che sono state preparati in fretta e furia: una volta licenziati in commissione a suon di voti di maggioranza vengono ulteriormente modificati prima di essere votati in Consiglio con emendamenti presentati dalla stessa maggioranza in corso di seduta".

Bertoldi avanza un sospetto: "Muzzarelli, con tutti i suoi difetti è pur sempre un uomo del fare, è un uomo di azione. Molto diverso dal gentile ma meno diretto del candidato romano Mezzetti. Tra i due c’è un solco profondo sulla visione di città, ma anche come cultura politica. Nessuno dei due si fida dell’altro e i due non perdono occasione per sottolinearlo. Il sistema cooperativo collegato con le costruzioni è in allarme. Perché oggi, col nuovo Pug l’unica vera possibilità per costruire è legata al pubblico (che si svincola dalle norme restrittive sul consumo di suolo): dall’edilizia sociale alle opere pubbliche".

C’è in pratica "la paura che Mezzetti intenda bloccare tutte le nuove opere, sia perché è più vicino a un ambientalismo estremista, sia perché condizionato dall’alleanza col M5S e verdi che insieme possono rappresentare una spina nel fianco per il Pd nella prossima consigliatura, se vincerà Mezzetti. Per questo l’obiettivo di questi giorni è legare le mani al futuro sindaco, qualunque esso sia".