Vaccino Covid a Modena: Ferrari pronta a immunizzare i suoi dipendenti

Sono tante le imprese del territorio che stanno studiando questa possibilità. Oltre al Cavallino ci sono diverse big della ceramica

Una dipendente della Ferrari al lavoro nello stabilimento di Maranello

Una dipendente della Ferrari al lavoro nello stabilimento di Maranello

Modena, 12 aprile 2021 - Dalla Ferrari alla Florim: le big dell’imprenditoria locale sono pronte a vaccinare i propri dipendenti direttamente in azienda. Ora che la Regione ha avuto un primo incontro con sindacati e categorie economiche per fare il punto sul ‘protocollo per attivare punti di vaccinazione straordinari sui luoghi di lavoro’, in molte realtà produttive si comincia a pensare all’organizzazione delle iniezioni. Si attende che il governo sciolga gli aspetti applicativi dell’accordo e arrivi il documento dell’Inail sulle procedure.

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Il primo passo è la mappatura di territori e aziende. "Le imprese che aderiranno – spiegano dalla Regione – dovranno inviare all’Azienda sanitaria di riferimento il loro piano, indicando il numero di vaccini richiesti per i lavoratori disponibili a ricevere la somministrazione del vaccino, così da consentire all’Ausl la programmazione delle distribuzioni". La gestione dei costi sui luoghi di lavoro è "interamente a carico del datore, compresi i costi per la somministrazione", mentre "la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione, aghi e siringhe, e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti, è a carico dei Servizi sanitari regionali territorialmente competenti". L’adesione alla campagna da parte dei lavoratori sarà su base volontaria. Inoltre, "se la vaccinazione cadrà durante l’orario di lavoro, il tempo necessario sarà equiparato a tutti gli effetti a quell’orario, mentre conteranno come malattia i giorni successivi, necessari a smaltire eventuali effetti avversi".

Il focus Coronavirus, il bollettino dell'Emilia Romagna Seta , l’azienda di trasporti pubblici, ha già fatto sapere di essere disponibile, e la stessa Ferrari, come dicevamo, è pronta a scendere in pista in virtù anche del rodaggio dei mesi scorsi: è stata la prima a fare i test sierologici e i tamponi rapidi ai dipendenti, quindi ha offerto alla popolazione i tamponi molecolari e il drive trough, fino ad aprire il suo Diagnostic center di Fiorano per le vaccinazioni del distretto di Sassuolo. Sulla rampa di lancio anche Marazzi, l’azienda ceramica leader, che sta valutando la possibilità di mettere a disposizione il Crogiolo di via Regina Pacis a Sassuolo, la Florim – da sempre vicina all’ospedale di Sassuolo e ai medici del territorio attraverso la struttura salute & formazione – che garantirebbe la sua sede in via Canaletto a Fiorano e Panariagroup che individua lo stabilimento di Finale "come possibile spazio adibito a vaccinazioni destinate ai dipendenti e alla comunità più ampia che ruota attorno all’impresa e il sito di Sassuolo destinato al personale interno". Siti B&T group di Formigine si avvarrà invece del suo bt-Space, "luogo multifunzionale dedicato alla diffusione della cultura ceramica, in grado di contenere e mettere in mostra tutte le soluzioni tecnologiche del Gruppo e al tempo stesso diventare uno spazio a disposizione del territorio capace di accogliere iniziative organizzate in collaborazione con istituzione pubbliche, associazioni di categorie ed enti di formazione", come in questo caso. Ma, allargando il campo, sono 15 le aziende del comparto macchine p er ceramica che hanno aderito all’appello di Confindustria di offrire, su base volontaria, i propri spazi nell’ambito del piano nazionale di vaccinazione anti covid.