Variante delta, a Modena aumenta l'incidenza. "Più vaccini e tracciamento"

Il direttore generale dell’Ausl Modena: "L’incidenza è passata dallo 0,1% della scorsa settimana al 2,7% di ieri. I numeri sono ancora bassi, ma se le giovani generazioni non corrono ai ripari la diffusione aumenterà"

Il direttore generale dell’Ausl di Modena, Antonio Brambilla, ha fatto il punto sui casi

Il direttore generale dell’Ausl di Modena, Antonio Brambilla, ha fatto il punto sui casi

Modena, 25 giugno 2021 - Avevamo solo tre casi la settimana scorsa. Adesso la variante Delta, del virus SarsCoV2, quella che nella vecchia terminologia era indicata come la variante indiana, anche a Modena si sta diffondendo "molto velocemente". La situazione, secondo il direttore generale dell’Ausl, Antonio Brambilla, è ancora sotto controllo, ma desta preoccupazione per la sua "rapidità" e la sua "carica infettiva". Su 113 tamponi eseguiti negli ultimi giorni in provincia di Modena, la variante inglese è ancora quella più consistente (69,9%), seguita dalla brasiliana (16,8%) e dal ceppo originario del Covid (8%).

Variante Delta Emilia Romagna: analisi di tutti i tamponi positivi - Indice Rt Italia oggi fermo a 0,69. I dati di Emilia Romagna, Marche e Veneto

Il direttore generale dell’Ausl di Modena, Antonio Brambilla, ha fatto il punto sui casi
Il direttore generale dell’Ausl di Modena, Antonio Brambilla, ha fatto il punto sui casi

Variante Delta, "Anticipare i richiami AstraZeneca". La strategia dell'Ausl Bologna

Ma sta correndo anche la variante indiana, passata dallo 0,1% della scorsa settimana al 2,7% di ieri. I numeri assoluti sono ancora bassi, ma già in forte incremento rispetto una settimana fa. I distretti più colpiti sono gli stessi dove è maggiore la diffusione del virus, ovvero quello di Pavullo (con 31 casi di Covid) e di Vignola (19 casi rispetto agli 11 di 7 giorni fa). Al momento non si segnalano focolai, come invece è accaduto a Piacenza nel distretto della logistica. La sfida è riuscire a evitare quanto sta accadendo in Gran Bretagna, dove la variante Delta ha ormai soppiantato la vecchia variante Alfa (l’inglese nella vecchia terminologia).

"Ho chiesto alla sanità pubblica di essere molto più aggressivi sul tracciamento e sul tamponamento anche per avere dati precisi". Quello che conta, secondo il direttore dell’Ausl, è che la campagna vaccinale non venga interrotta: "Se le giovani generazioni non si vaccinano – spiega – la variante indiana ha gioco facile a circolare". In queste settimane "stiamo incrementando in maniera molto significativa la nostra capacità vaccinale – aggiunge Brambilla –. Nella seconda metà di luglio avremo una media di 9.000 vaccinazioni al giorno, tra prime e seconde dosi". Un programma che dovrà tenere conto di una riduzione del 5% delle forniture Pfizer e Moderna rispetto a giugno, come ha annunciato nei giorni scorsi il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo.

"Rimodulando le cadenze delle seconde dosi potremmo anche non avvertire la riduzione del 5% a patto che sia davvero solo del 5%". Brambilla invita a un "maggior senso di responsabilità" da parte della popolazione, anche a seguito delle nuove disposizioni in merito all’interruzione dell’obbligo della mascherina all’aperto a partire dal 28 giugno. "In ambito sanitario le precauzioni devono rimanere quelle che ci sono attualmente – dice il direttore –. Non abbasseremo la guardia assolutamente. Personalmente ritengo che comportamenti di prudenza vadano mantenuti".

p.t.