PAOLO TOMASSONE
Cronaca

Variante omicron a Modena. "Era attesa, dobbiamo correre con i vaccini"

I quattro campioni sospetti sono stati inviati all’istituto zooprofilattico di Parma per le necessarie verifiche. Tommaso Trenti: " I tecnici, con una strumentazione all’avanguardia, andranno a sequenziare il materiale genetico"

Antonio Brambilla, Direttore generale dell’Azienda USL di Modena

Antonio Brambilla, Direttore generale dell’Azienda USL di Modena

Modena, 17 dicembre 2021 - La variante Omicron viaggia veloce lungo la via Emilia: tre giorni fa sono st ati trovati tre casi a Piacenza e ieri, in tarda mattinata, il laboratorio di virologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena ha individuato tre mutazioni caratteristiche della variante in quattro tamponi eseguiti su pazienti contagiati dal Covid ma non ricoverati. "Niente di strano, una cosa del genere era ampiamente attesa" si affretta a precisare il professor Andrea Cossarizza, immunologo e docente di Unimore. Un’opinione condivisa dal direttore generale dell’Ausl, Antonio Brambilla, prudente nel valutare gli effetti della notizia: i quattro tamponi in oggetto "vengono inviati all’istituto zooprofilattico di Parma per la necessaria verifica: sarà infatti solo il sequenziamento presso il centro regionale a confermare la presenza o meno di questa variante".

Terza dose: quale vaccino?

Per essere certi che la variazione identificata nei quattro test sia veramente compatibile con la variante Omicron, i tecnici utilizzando una strumentazione all’avanguardia andranno a sequenziare il materiale genetico e "genotipizzare" il virus, cioè a identificare tutte le componenti del Sar-Cov-2. Un "test molto approfondito – come spiega il direttore del dipartimento di Medicina di Laboratorio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Tommaso Trenti – che consente di conoscere in modo definitivo la composizione del virus in tutta la sua struttura biochimica, che ricordiamo può avere numerose varianti". Per ogni tampone "in laboratorio continuiamo a identificare la positività o la negatività al virus, indipendentemente dalle sue varianti – prosegue Trenti –. Siamo in presenza di un aumento enorme dei positivi al Sar-Cov-2, ma fortunatamente con il vaccino non c’è più una correlazione tra positivi e ricoverati e ricoverati in rianimazione: in queste settimane abbiamo gli stessi positivi dell’anno scorso ma i ricoverati sono molto meno e i ricoverati in terapia intensiva ancora meno".

I dati diffusi dall’azienda sanitaria locale parlano di una incidenza pari a 277 per 100 mila abitanti, il 9% in più rispetto la scorsa settimana. L’8,4% dei tamponi eseguiti dall’8 al 14 dicembre sono risultati positivi. Segno che il Covid non dà tregua, soprattutto ai ragazzi (630 i contagi tra i 6 e i 10 anni) e ai giovani-adulti (463 positivi tra i 19 e i 49enni). Cresce ancora il numero delle classi in quarantena (50) e dei focolai attivi (90). Si registra un incremento anche dei ricoveri: 103 in reparti Covid, 14 in sub-intensiva e 12 in terapia intensiva. Al 47% delle persone che devono ricorrere alle cure in ospedale (l’età media è di 66 anni) è stata somministrata almeno una dose si vaccino, però la maggior parte di loro (75%) è affetta da più di una patologia. Intanto prosegue con ritmo serrato la vaccinazione in tutta la provincia, con cifre che superano persino il target imposto dal commissario straordinario per l’emergenza Figliuolo e le stesse previsioni dell’Ausl: al 15 dicembre è stato inoculato oltre 1,2 milioni di dosi (561 mila sono le prime dosi) e si procede con una media poco inferiore alle seimila inoculazioni al giorno per il richiamo booster.

"Entro il 31 dicembre contiamo di vaccinare 325.275 eliggibili per la terza dose – spiega Brambilla –. Finora l’adesione ai nostri appuntamenti è stata molto positiva, intorno al 92%, e chiediamo alla popolazione di attenersi alle indicazioni ricevute con il nostro sms perché l’organizzazione è davvero molto complessa e nel periodo natalizio lo sarà ancora di più, con l’avvio tra l’altro della vaccinazione per la fascia 5-11 anni". Il 25 dicembre e l’1 gennaio 2022 gli hub vaccinali resteranno chiusi.