Vasco Rossi, brindisi di Natale alla scuola intitolata a Massimo Riva
Zocca (Modena), 27 dicembre 2017 - Vasco Rossi non trasgredisce alla tradizione ‘Natale con i tuoi ...’. Il 25 dicembre, come avvenuto anche in passato, è salito nel suo paese per porgere gli auguri e gustare il pranzo con mamma Novella. E poiché in paese ci si spettava questa sua presenza natalizia, ad attenderlo c’erano le immancabili frotte di fan.
Poi, nel pomeriggio, alla chetichella, il Kom ha fatto visita alla Scuola di musica Massimo Riva assieme al suo manager Floriano Fini. E’ stata festa con scambio di auguri, pacche sulle spalle, il brindisi, foto e autografi con la trentina di allievi della scuola, loro genitori, il sindaco Gianfranco Tanari, Giuliano Riva, fratello di Massimo Riva, Andrea Zanni, presidente della Scuola di Musica, e Silvia Balestri, presidente di Quelli di Zocca fan club.
Giuliano Riva ha ricordato che se esiste questa scuola, voluta per mantenere viva la memoria di Massimino, un musicista straordinario e già da bambino suonava la chitarra ed era molto in gamba, il merito è di Vasco. E il Blasco, dopo aver assistito ad alcune esibizioni degli allievi della Scuola, ha fatto loro i complimenti e li ha spronati a impegnarsi «perché la musica è bella, unisce, altrimenti è meglio lasciare il posto ad altri». E ha chiuso con la massima: «Fai quello che vuoi, ma fallo bene».
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Vasco ha autografato l’opera «La più bella storia del rock 1977 » 2017 da Zocca a Modena Park, del pittore Marco Sciame, di metri 3,50 x 1,80, un omaggio a Vasco e a Zocca, che probabilmente sarà collocata in Municipio, nella sala consiliare. La sera di Natale, si è scambiato gli immancabili auguri anche con i suoi amici di sempre.
Intanto, anche fra i fan c’è attesa per il conferimento della cittadinanza onoraria di Modena a Vasco Rossi, la cui cerimonia si svolgerà mercoledì 17 gennaio nel corso della seduta del Consiglio comunale straordinario che si terrà nell’edificio riqualificato dell’ex Aem.
Dopo il successo di Modena Park il Comune ha inviato al Blasco una lettera nella quale si sottolineava l’importanza di rafforzare ulteriormente il rapporto con la città «e quel sentimento di affetto e gratitudine reciproca che ci lega, per averti sempre più modenese tra i modenesi».
