VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Voleva uccidere il rivale in amore: condannato

Sette anni a un ghanese. Dopo essere stato lasciato, aveva sorpreso la ex con un conoscente, pugnalato alla schiena e al torace

Voleva uccidere il rivale in amore: condannato

di Valentina Reggiani

Accoltellò il rivale in amore, dopo averlo sorpreso in casa insieme alla donna con la quale aveva avuto per lungo tempo una relazione e che, poco prima, lo aveva lasciato. Ieri, nel processo con rito abbreviato, è stato condannato a sette anni di carcere per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione. La pubblica accusa per l’uomo, un 50enne ghanese, aveva chiesto otto anni di carcere.

I fatti erano accaduti il 23 dicembre del 2021 in un’abitazione di via Bondigli. Un episodio che sicuramente aveva destato un certo allarme nella zona: la vittima infatti, un 42enne originario del Sudan e conoscente dell’aggressore era sceso in strada, sanguinante e aveva raggiunto a piedi, trascinandosi la fermata del bus in via Guarini. Qui si era poi accasciato al suolo e subito i commercianti della zona avevano chiamato i soccorsi.

L’uomo era stato poi trasportato in ospedale in gravi condizioni ed era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Erano stati gli agenti della squadra mobile, giunti subito sul posto ad identificarlo e ad arrestarlo con l’accusa di tentato omicidio, appunto.

Il ghanese, operaio e residente da anni in città, titolare di permesso di soggiorno da allora si trova in carcere. Lo straniero ha sempre negato di aver portato con sé il coltello quel giovedì mattina, quando aveva sfondato la porta dell’appartamento della ex compagna per poi scagliarsi con violenza contro la vittima, colpendola con almeno tre fendenti ‘profondi’, inferti tra la schiena e il torace.

Secondo le indagini della polizia, invece, lo straniero si era presentato a casa della donna, in via Bondigli, già con la lama nascosta addosso e probabilmente con l’intento di farla pagare al rivale. In base a quanto emerso all’epoca dei fatti la connazionale lo aveva infatti lasciato per poi iniziare una nuova relazione con il conoscente, che faceva parte della stessa comunità dell’arrestato. La procura ha contestato appunto all’imputato anche l’aggravante della premeditazione: secondo la ex fidanzata, infatti, il giorno antecedente l’aggressione il 50enne l’aveva chiamata affermando che gliela avrebbe fatta pagare per il ‘tradimento’.

La difesa, però, ha negato la ricostruzione resa dalla donna sostenendo che l’arma utilizzata per colpire la vittima era già lì, nell’abitazione e che l’imputato aveva scoperto solo entrando in casa della ex la nuova relazione con l’altro straniero. Il movente era appunto di natura passionale: secondo il 50enne non solo la vittima aveva intrapreso alle sue spalle la relazione con la donna ma era anche a conoscenza del fatto che si trattava della sua compagna, alla quale era legato da molti anni.

L’avvocato del ghanese, una volta in possesso delle motivazioni del giudice, valuterà o meno se presentare appello alla sentenza.