SILVIA SARACINO
Modena

Carpi, malore durante l'allenamento. Muore a 50 anni

Paolo Limonta è deceduto in ospedale dopo i soccorsi. Lascia la moglie e un figlio

La sala Depietri in via Nuova Ponente dove martedì sera si stava svolgendo il corso di Krav Maga. Nel tondo il 50enne Paolo Limonta

Carpi (Modena), 28 aprile 2016 - Si stava allenando nel Krav Maga, tecnica di difesa utilizzata nei commando militari israeliani, quando si è fermato di colpo: «Non mi sento bene». Poi Paolo Limonta, 50 anni, si è steso a terra, sul tappetino della palestra La Patria in via Nuova Ponente dove si svolge il corso nella sala De Pietri.

Erano le 21 di martedì sera e dopo poco tempo il 50enne è morto all’ospedale Ramazzini dove è stato portato d’urgenza in ambulanza.

La causa della morte sarebbe riconducibile ad un problema cardiocircolatorio ma solo l’autopsia potrà fare chiarezza con precisione.

Limonta, originario di Genova ma da tempo residente in città, lavorava come funzionario commerciale. Lascia una moglie e un figlio di 19 anni.

«Siamo sconvolti - commenta Rossella Benetti, nel consiglio direttivo de La Patria - Paolo aveva il certificato medico in regola, frequentava il corso da alcuni mesi e non aveva mai avuto problemi».

Mutuata dai servizi segreti israeliani, il Krav Maga si sta diffondendo nelle palestre di tutta la provincia e riunisce le tecniche tradizionali di alcune arti marziali orientali quali karate e kick boxing.

Il corso nella palestra di via Nuova Ponente è molto partecipato e Limonta si era iscritto quest’anno.

Quando martedì sera ha detto di non sentirsi bene l’allenatore l’ha subito assistito facendolo coricare a terra. É stata chiamata l’ambulanza ma nel giro di pochi minuti la situazione è peggiorata.

«È stato fatto tutto il possibile sul posto per rianimarlo e l’ambulanza è stata chiamata subito» spiega Benetti, mamma di quel ginnasta della società che morì a 15 anni in un incidente stradale alcuni anni fa.

Pare che i responsabili della palestra abbiano anche provato a rinimare Limonta con il defibrillatore, ma quando il 50enne è arrivato all’ospedale le sue condizioni erano già gravi.

In questi giorni verrà effettuata l’autopsia e tra domani e sabato dovrebbe svolgersi il funerale.

Oggi la palestra rimarrà chiusa tutto il giorno in segno di lutto. «Siamo vicini alla famiglia» dicono i dirigenti.