Attacco hacker a Padova, l'ultimatum slitta di tre giorni. "Non dialoghiamo coi criminali"

Gli hacker minacciano di pubblicare sul web le cartelle cliniche dei cittadini, il primo ultimatum del riscatto scadeva alle 16.44 di oggi

Attacco hacker all'Ulss 6 Euganea del Padovano in Veneto

Attacco hacker all'Ulss 6 Euganea del Padovano in Veneto

Padova, 15 gennaio 2022 – È stato rinviato di tre giorni l’ultimatum degli hacker all’Ulss Euganea: se l’azienda non pagherà il riscatto, i dati sensibili dei cittadini verranno resi pubblici sul web. “La nostra task force è al lavoro per verificare che al rinvio corrisponda concretamente la mancata pubblicazione dei dati”, fanno sapere dall’azienda sanitaria di Padova, che aggiunge: “Fino ad oggi non sussiste alcuna certezza che i malviventi siano riusciti a venire in possesso di informazioni, in che quantità e il loro genere”.

Il primo ultimatum lanciato dall’organizzazione criminale che ha forzato la banda dati dell’Ulss scadeva alle 16.44 di oggi, sabato 15 gennaio. Il furto dei dati sensibili e delle cartelle sanitarie dei padovani era avvenuto lo scorso 3 dicembre, sulla vicenda era intervenuto anche il governatore Luca Zaia con il pugno di ferro: “Abbiamo le ossa rotte, ma non paghiamo riscatti”. Forse, però qualche trattativa potrebbe essere in corso, visto il rinvio “accordato” dagli hacker.

A rendere noto lo slittamento dell’ultimatum è la Ulss, sottolineando che “il rinvio non cambia assolutamente la situazione: non sarà mai pagato alcun riscatto e l'Ulss 6 Euganea non dialogherà mai con i criminali”. “L'Ulss 6 è sempre rimasta in possesso del 100% dei dati – fanno sapere dalla struttura – e questo ha permesso, compatibilmente con le tempistiche volte a verificare la sicurezza dei servizi via via rimessi in funzione, di riattivare nel più breve tempo possibile l'operatività e i servizi per gli utenti”.