
Uno dei cartelli comparsi al bagno 122, davanti alla zona tra la concessione e la riva, che indica dove trovare la spiaggia libera
"Spiaggia libera a 800 mt" con tanto di freccia a indicare in che direzione bisogna camminare. Il cartello è spuntato a Bellariva e non è certo passato inosservato. All’ex assessore Roberto Biagini, che con i bagnini ha un fronte aperto, di certo non è sfuggito.
L’invito è chiaro: chi pensa di sdraiarsi con un telo sulla sabbia può andare altrove, anche se c’è da camminare, ma non pensi di prendere la tintarella davanti alla concessione dove è spuntato il cartello, la 122, dove si offrono dei servizi, ma a pagamento come in tutti gli stabilimenti della riviera.
In realtà di cartelli ne sono spuntati due. Il primo è all’ingresso dello stabilimento, un messaggio chiaro nei confronti di chi vorrebbe entrare in spiaggia e stendersi sulla sabbia a prescindere da dove si trova. L’altro è a ridosso della battigia, e su questo Biagini ha molto da ridire. "Lo hanno messo a fianco della plancia che di fatto divide la zona in concessione dall’area della battigia aperta a tutti" precisa l’ex assessore per il quale in questa fascia di sabbia non si può cacciare la gente. "Ho già segnalato il cartello in municipio, affinché intervengano". Per l’ex assessore in quel tratto di sabbia tra la concessione e l’acqua, non si possono mandare via le persone e tanto meno consigliare di alzarsi e camminare per 800 metri.
Il cartello richiama quanto accaduto all’inizio di giugno a Rivabella, bagno 10, con due turisti che si sono sdraiati con un telo nella fascia di spiaggia compresa tra la concessione e la riva. In quel caso il bagnino Luca Para ha chiesto ai turisti di alzarsi perché l’articolo 2 dell’ordinanza balneare "dice che la fascia di spiaggia è destinata al transito, e non per la tintarella" precisava. Se ci si vuole stendere senza ricorrere a i servizi dello stabilimento, non resta che la spiaggia libera anche se è distante centinaia di metri.
Il botta e risposta successivo, che ha visto intervenire anche l’ex sindaco di Santarcangelo, Mauro Vannoni, a difesa della coppia, è cronaca dei giorni scorsi. Evidentemente il movimento per una ‘spiaggia di tutti’, sostenuto dallo stesso Biagini, si sta allargando e i casi di persone che si piazzano nella zona di spiaggia tra le concessioni e la riva, non sono più isolati. Se si pensa poi che sulla spiaggia sud di Rimini questa fascia è profonda ben venti metri ecco che il rischio, per i bagnini, è di ritrovarsi con una stesa di teli davanti agli occhi. Per evitare pericoli spuntano i cartelli.