Click day, in Veneto quote esaurite. Agricoltori: “Servono 10mila lavoratori”

Il numero degli extracomunitari previsto dal decreto flussi non è sufficiente per i raccolti. E proprio oggi 5 arresti e 78 indagati tra Veneto ed Emilia-Romagna per immigrazione clandestina avvenuta proprio tramite false assunzioni

Click day esaurito in Veneto per fare entrare in Italia con permesso di lavoro degli extracomunitari

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Venezia, 27 marzo 2023 - È scattato ufficialmente oggi il click day per la presentazione in via esclusivamente telematica delle domande per gli 82.705 lavoratori extracomunitari previsti dal cosiddetto Decreto flussi, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 26 gennaio scorso. Il decreto disciplina la programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e non stagionale nel territorio dello Stato.

In Veneto sono già andate esaurite in pochi minuti le quote riservate al settore agricolo relative al Decreto flussi 2023, che permette l’ingresso di 44mila lavoratori extracomunitari a livello nazionale. Il click day di stamane, come comunica Cia-Agricoltori Italiani Veneto, ha fatto registrare la massima copertura consentita. “Ma nella nostra Regione servono almeno altri 10mila lavoratori per l'ormai imminente avvio delle campagne di raccolta – sottolinea il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini -. Tradizionalmente provengono dall’est Europa e vengono impiegati negli appezzamenti agricoli per raccogliere fragole, lattuga, cicorie, coste, piselli e, in generale, le colture in serra”. Più avanti, invece, nella vendemmia. Tutte operazioni, queste, che vanno compiute rigorosamente a mano, non esistono dei macchinari ad hoc. “Le quote messe a disposizione dal Governo non sono sufficienti – aggiunge Passarini -. Il rischio è che gli imprenditori agricoli si trovino senza manodopera nei campi fra un paio di settimane, quando inizierà il periodo clou. Porremo la questione nelle sedi opportune – conclude il presidente Cia Veneto - l’esecutivo è chiamato ad intervenire al fine di risolvere tale criticità in tempi strettissimi”.

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Immigrazione clandestina, 5 arresti e 78 indagati

E proprio nel giorno in cui si aprono i flussi per far accedere in Italia lavoratori stranieri in maniera regolare, è stata resa nota un’ampia operazione che ha interessato diverse province del Veneto e anche dell’Emilia Romagna e che ha fatto emergere il fenomeno, purtroppo ancora molto diffuso, del ricorso a manodopera clandestina.

Nel dettaglio sono state eseguite cinque misure cautelari dalla Squadra mobile padovana, nell'ambito di un'inchiesta della procura di Padova che ha portato alla luce un'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'operazione che si è conclusa con due persone in carcere, una agli arresti domiciliari e due misure interdittive, ha impegnato gli agenti nelle province di Padova e Rovigo. Tra le persone coinvolte soggette alle misure cautelari, tutti italiani ed anche due professionisti. Nell'indagine sono indagate altre 78 persone, 77 dei quali stranieri, a vantaggio dei quali sono state presentate, in cambio di denaro, numerose richieste di rilascio di permessi di soggiorno per motivi di lavoro (in quota decreto flussi 2020) sulla base di false assunzioni in diverse aziende fittizie dislocate tra le province di Venezia, Rovigo e Ferrara. L'associazione criminale ha agito, dal 2020 ad oggi, anche nelle province di PadovaVicenza, Treviso, Parma, Ravenna e Rimini.

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