La storia di Clementine, mamma coraggio: sfida alle malattie genetiche

Telethon torna in tutta Italia con la campagna ‘Io per lei’, distribuendo i ‘Cuori Biscotto’. L’odissea di Clementine: 15 anni fa le è stato diagnosticato un grave problema di salute legato ai globuli rossi. Si è laureata e ha una bambina di 7 anni

Torna la campagna Telethon, Clementine Talatou Pacmogda racconta la sua storia

Torna la campagna Telethon, Clementine Talatou Pacmogda racconta la sua storia

Parma, 4 maggio 2024 –  La festa della Mamma si fa solidale: oggi e domani Telethon torna in tutta Italia con la campagna ‘Io per lei’, distribuendo i ‘Cuori Biscotto’ in diversi punti vendita e sul loro shop online.

Nata trent’anni fa da dall’appello di un gruppo di mamme dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM), l’iniziativa è un invito a sostenere la grande catena di solidarietà verso le mamme dei bambini con una malattia genetica rara.

Grazie all’acquisto dei Cuori Biscotto, che quest’anno celebrano 10 anni, si sosterrà la ricerca scientifica della Fondazione Telethon.

Pasta Frolla, arance e gocce di cioccolato, cacao, sono diversi i gusti dei biscotti prodotti dalla storica pasticceria genovese Grondona, da poter acquistare in più di 2000 punti vendita in tutta Italia.

A Bologna sono numerosi, la sezione UILDM in via San Leonardo 24/28, ma anche moltissimi altri mappati sul sito ufficiale di Telethon. "La determinazione con le quali le mamme dei bambini con malattie genetiche rare si prendono cura dei propri figli sono per noi una fonte d’ispirazione e lo stimolo a lavorare sempre per trovare una cura per queste patologie – commenta Francesca Pasinelli, Consigliere delegato di Fondazione Telethon. Patologie come quella di Clementine Talatou Pacmogda, oggi mamma, a cui quasi 15 anni fa è stata diagnosticata la drepanocitosi (anemia falciforme), una malattia genetica che colpisce i globuli rossi.

Nata in Costa D’Avorio e cresciuta tutta la vita in Burkina Faso, Clementine ora vive in provincia di Parma.

È riuscita a capire la causa delle sue forti crisi dolorose agli arti inferiori e superiori, che avevano caratterizzato tutta la sua infanzia, soltanto nel 2009 a seguito di una forte ricaduta.

“Purtroppo da bambina non sono stata sottoposta ad alcuna indagine medica per individuare la ragione dei miei problemi di salute, analisi che magari mi avrebbe dato l’opportunità di poter ricevere il vaccino che protegge da molte patologie collegate alla drepanocitosi e che va fatto prima dei 5 anni di età." racconta Clementine, oggi mamma della piccola Eufrasia di 7 anni. Non ha mai abbandonato la determinazione che l’ha guidata in tutto il suo travagliato percorso esistenziale: oltre alla malattia ha perso prematuramente il padre e ha dovuto affrontare mille traversie per intraprendere un percorso scolastico che l’ha portata fino ad ottenere una laurea in lingue in Burkina Faso, e poi alla borsa di studio alla Normale.

Attualmente Clementine ha anche un assegno di ricerca presso l’Università Federico II di Napoli, è presidente dell’Associazione Thalassemici e Drepanocitici di Verona, e ha raccontato la sua storia in due suggestive pubblicazioni: "Basnewende", una parola in lingua moore che significa "Lascio nelle mani di Dio" e "Wendyam!", "La volontà di Dio", dove Clementine ripercorre tutta la sua infanzia.