
Stop del servizio che da quasi vent’anni consente ai disabili di essere accompagnati con un veicolo elettrico in spiaggia
Servizio navette, fermo al palo. Il mancato accordo tra il comune di Gabicce Mare e la società di promozione turistica Gam - gruppo albergatori multiservizi ha portato allo stop del servizio che da quasi vent’anni consente ai disabili e a coloro che hanno problemi di deambulazione di essere accompagnati con un veicolo elettrico in spiaggia. A far saltare il banco, secondo la società, sarebbe stata la richiesta da parte del Comune di ampliare il servizio: proposta secondo il gruppo albergatori difficilmente realizzabile alle attuali condizioni economiche e soprattutto a stagione già iniziata.
"Da quando abbiamo cominciato con il servizio la richiesta è molto cresciuta – sostiene il presidente della società, Angelo Serra, che ieri ha postato sui social un messaggio di scuse indirizzato ai turisti, agli operatori e ai cittadini per la mancata attivazione del servizio - . Il problema nasce dal fatto che, dopo anni in cui la nostra società ha investito risorse e ha attivato un servizio navette in collaborazione con i titolari dei bagni che ne facevano richiesta e contribuivano alla copertura dei costi, ci viene chiesto dal Comune di ampliare il bacino dell’offerta – prosegue Serra - . Se però dobbiamo far salire più persone, fra i quali anche i clienti dei bagni che non aderiscono all’iniziativa, è ovvio che un’unica vettura come abbiamo sempre usato non basta più e che bisogna aggiungere anche personale. E certo non è possibile fare tutto questo a inizio stagione. Il Comune avrebbe dovuto iniziare a parlarne quest’inverno, non adesso".
A fronte del mancato accordo, quindi la navetta resta ferma. A farle compagnia, si aggiungono anche quelle a servizio del trasporto dei turisti dal piazzale del Turismo al centro cittadino, e la chiusura del chiosco, gestito dall’ufficio turistico, da cui partono i transfer. "Si tratta di attività costose, che la nostra società ha sempre sostenuto convinta di avere un importante ritorno di immagine e di dare un servizio utile agli esercenti – prosegue il presidente di Gam - . Il Comune ha sempre contribuito in piccola parte e adesso con questa mancata autorizzazione a procedere con l’attività, ci troviamo in una condizione di grande imbarazzo con chi abbiamo sempre servito. Questa è proprio una bella spinta per far morire il paese".
Sulla vicenda getta acqua sul fuoco, la sindaca Marila Girolomoni. "Stiamo lavorando per trovare la soluzione giusta per tutti – sostiene – . In tal senso stiamo incontrando i bagnini per trovare un accordo che ci consenta di partire".
Beatrice Grasselli