Alluvione, indaga anche la Procura di Urbino per i danni a Cantiano

Arriva dopo la prima indagine della Procura di Ancona sulla zona di Senigallia, sempre per inondazione colposa. Intanto Curcio visita i paesi del pesarese colpiti dal disastro

Pesaro, 19 settembre 2022 - E' stata aperta una seconda inchiesta sull'alluvione nelle Marche. Dopo quella della Procura di Ancona sull'alluvione che ha colpito la zona di Senigallia, "in seguito all'alluvione che ha colpito i territori del Montefeltro (Cantiano e dintorni, ndr)", la Procura di Urbino ha aperto un'altra inchiesta a carico di ignoti per inondazione colposa.

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La visita di Fabrizio Curcio stamattina a Pergola
La visita di Fabrizio Curcio stamattina a Pergola

"Le indagini - dice un comunicato firmato dal procuratore Andrea Boni - avranno lo scopo di ricostruire in primo luogo le fasi e le tempistiche degli allertamenti dei comuni interessati dall'inondazione e lo stato di manutenzione dei corsi d'acqua straripati, nonchè qualche altro utile ai fini della giustizia". 

Intanto, questa mattina sopralluogo nelle zone alluvionate dell’entroterra pesarese, per il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Accompagnato dal prefetto Tommaso Ricciardi, dal viceprefetto Antonio Angeloni e dagli assessori regionali Francesco Baldelli e Stefano Aguzzi, il responsabile nazionale della Protezione Civile ha visitato prima Cantiano e poi Frontone, Serra Sant’Abbondio e Pergola, facendo il punto con i rispettivi sindaci Alessandro Piccini, Daniele Tagnani, Ludovico Caverni e Simona Guidarelli e prendendo visione delle principali criticità di ciascun Comune.

“Siamo di fronte ad uno scenario tipico di un’alluvione importante – ha evidenziato Curcio -, però quello che posso dire è che in tutti i posti nei quali sono stato c’è veramente grande reazione”. Poi alla domanda su quanto tempo la Protezione Civile rimarrà nelle aree più colpite, ha aggiunto: “Il sistema di Protezione Civile nazionale è qui, con i vigili del fuoco, i volontari, i tecnici, i sindaci, la Regione e tutti coloro che stanno contribuendo e saremo qui finché ce ne sarà bisogno. Adesso c’è un commissario (Francesco Acquaroli, ndr) e sarà lui ad assumere la gestione”.