"Una Pesaro che si è distinta in questi anni per la sua vocazione culturale, turistica, artistica e innovativa, oggi rischia una svolta drammatica verso un modello industriale arcaico, segnato da inquinamento, pericolosità e perdita d’identità". Questo il commento di Roberto Malini e Lisetta Sperindei a margine del nuovo incontro del comitato "Pesaro: no Gnl", tenutosi venerdì all’Alexander di Pesaro. All’incontro sono intervenuti attivisti e cittadini uniti dalla volontà di fermare il progetto dell’impianto di liquefazione di metano previsto in zona Tombaccia, ma anche il geometra Carlo Ialenti. "L’incontro – dicono gli organizzatori – ha messo in luce errori e lacune nella documentazione relativa alla Valutazione di impatto ambientale (Via) ministeriale, che saranno oggetto di approfondimento in sede di ricorso al Presidente della Repubblica, ma anche di un’indagine formale da parte della Commissione europea".
"È in gioco – ha sottolineato Christian Guidi dell’associazione Iniziativa per l’Europa e per l’Ambiente – una scelta cruciale per la città: assecondare un progetto che compromette l’ambiente, oppure avere il coraggio di seguire la vocazione della comunità pesarese, che guarda a una crescita sostenibile".