NICOLA PETRICCA
Cronaca

"Canavaccio non è l’ingresso, ma la via d’uscita di Urbino"

Le riflessioni di Gabriele Carobini, già consigliere comunale. Ecco le sue idee e il messaggio al sindaco

Le riflessioni di Gabriele Carobini, già consigliere comunale. Ecco le sue idee e il messaggio al sindaco

Le riflessioni di Gabriele Carobini, già consigliere comunale. Ecco le sue idee e il messaggio al sindaco

"Spero che l’area dell’Osca non diventi un altro campo da golf, progettato da tempo e dopo anni ancora incompiuto". A fare un parallelo tra la situazione dell’ex area industriale nel cuore di Canavaccio e quella del terreno di pratica per il golf pianificato in zona Cesane è Gabriele Carobini, consigliere comunale di maggioranza tra il giugno 2024 e il marzo 2025, prima con Liberi per cambiare e poi con Urbino rinascimenti. Nonostante la formazione creata insieme a Massimo Guidi e Silvia Rossi sia uscita dal Consiglio, a seguito di un dissidio con il sindaco, il gruppo è ancora attivo e Carobini ora torna a intervenire, preoccupato per il futuro di un’area vitale per la frazione, di cui tanto si sta dibattendo: "Si parla di installare impianti per il fotovoltaico sui fabbricati rimasti, ma essi hanno superato la metà della propria vita e così si bloccherebbe la zona per 30-40 anni, con uno scheletro enorme. La mia idea, e non solo, è che andrebbero demoliti. Ci si potrebbe fare di tutto, da una zona residenziale a impianti sportivi".

Le considerazioni di Carobini poi si estendono ad altre situazioni esistenti a Canavaccio, luogo in cui è nato, cresciuto e abita: "I problemi sono tanti, a partire dal fatto che, di sera, qui i ragazzi non restano, perché non saprebbero cosa fare. Sì, abbiamo associazioni che fanno tanto, come Pro loco e Circolo culturale Pieve di Gaifa, ma mancano una sala civica e un vero centro d’aggregazione. Poi ci sono varie opere non completate: al cimitero servono loculi, mancano le panchine (verso lo stesso cimitero si parlava di un viale con sedute, che ancora non si è visto), il campo da calcetto è stato fatto, ma manca ancora qualcosa per usarlo e non ha spogliatoi, non c’è una palestra e la nostra squadra di calcio è costretta a giocare a Fermignano. Infine, non abbiamo mai avuto un parco giochi".

Carobini definisce tali osservazioni "la lamentela di un cittadino di Canavaccio – ora che non sono più consigliere –, che è voluto rimanerci perché crede in questo luogo, ma non si fa nulla per tenere qui i ragazzi. Dobbiamo creare strutture ricreative per portare giovani coppie, e case. Infine, va messa mano alla viabilità. Quella della zona industriale è tutta da rifare, insieme ai marciapiedi, la strada verso le Cesane è distrutta, va rifatto un tratto a San Marino di Urbino e sono da sistemare le via verso Santo Stefano di Gaifa e Montepolo. Urbino Rinascimenti voleva aiutare la Giunta, portare a loro i problemi del cittadino e far da tramite per provare a risolverli. Come me, molti a Canavaccio sono amareggiati: si dice che dovremmo essere la porta d’accesso per Urbino, al momento siamo quella d’uscita".

Nicola Petricca