ALESSIO ZAFFINI
Cronaca

Caritas, aggiungi un posto ai tavoli. Per sessanta commensali piatti ’caldi’ anche di amicizia

Momento di solidarietà al Conad. Barbara, la titolare: "Volevo fare una cosa bella per chi ha bisogno". Mancini, responsabile Caritas: "Le fragilità sono del territorio, questo è un messaggio per tutta Pesaro".

Se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, c’è anche chi, il bene, cerca di farlo continuamente. Assieme alla Caritas di Pesaro, infatti, allo Spazio Conad di via Gagarin, oggi si è tenuto il pranzo di beneficenza per chi, purtroppo, non ha nulla o quasi. Con un menù di tutto rispetto, formato da lasagne, pollo al forno con patate e panettone, i 60 commensali hanno avuto modo di poter gustare un pranzo "in famiglia", in un ambiente che li ha accolti senza pregiudizi: "La collaborazione è nata da un’idea molto semplice, fare del bene – spiega Barbara Nicolini, titolare dello Spazio Conad –. Mi sono sentita di fare questa cosa perché volevo realizzare una cosa bella per le persone in difficoltà. Questo è solo un inizio di una splendida e speriamo lunga collaborazione, perché per riuscire a fare felice qualcuno, anche solo attraverso un sorriso accennato, basta davvero poco. Per noi questa è stata l’occasione di poter donare non solo un pasto, ma anche un momento di spensieratezza e di gioia a queste persone. Anche i nostri dipendenti hanno subito voluto prendere parte a questa iniziativa, c’è stata una grande partecipazione e un grande raccoglimento. Sono contenta".

Un’occasione, questa, che fa capire l’importanza di vivere un Natale assieme: "È un’occasione che dovrebbe ripetersi tutti gli anni, non solo qui, ma in tutte le parti della città – spiega Andrea Mancini, responsabile Caritas –. Le fragilità sono della città, non solo di chi le ha. Questo è un modo di farsene carico e di portare assieme i pesi di tutte queste persone. È sì un pranzo, ma anche un messaggio a tutta Pesaro. Da parte degli ospiti, sotto Natale, c’è sempre un mix tra provare esperienze nuove e un po’ di diffidenza, ma poi ci si sente accolti. Anche per loro è un’opportunità di vivere una cosa che, probabilmente, era tanto tempo che non vivevano. Quindi, grazie mille a Barbara e ad Alberto Moretti, che ci hanno donato un momento di ritrovo fraterno attraverso questo gesto, sicuramente indispensabile in questo periodo dell’anno".

"Siamo molto contenti che abbiano voluto ospitarci – dicono Bobby e Marcellino –. Per noi questo momento è molto importante, perché fa ricordare che esistiamo e che ci siamo. Inoltre, queste cose sono tutte veramente molto buone. Grazie". Insomma, un pranzo che ha visto gioia, ritrovo e allegria, ma con la passiva funzione di ridare speranza a tutti i commensali nei confronti di una società che, a volte, finge di non vederli.