
Giuseppe Portanova: ha presentato le dimissioni da presidente dell’associazione ristoratori di Urbino, legata a Confcommercio
Urbino, 8 dicembre 2024 – Dire che volano canovacci in cucina è un luogo comune. Ma a volte succede. Come sarebbe accaduto nell’Associazione dei ristoratori di Urbino, ufficializzata a fine marzo 2023 e legata alla Confcommercio.
Fino a giovedì era presieduta dallo chef Giuseppe Portanova, fondatore assieme alla moglie Silvia Sacchi di uno dei ristoranti più noti della città. Il ’dissing ducale’ nell’anno dei dissing, facciamo un passo indietro.
Proprio giovedì scorso Portanova pubblica un post dove scrive: “Ho presentato a malincuore le mie dimissioni da presidente dell’associazione ristoratori della città di Urbino legata a Confcommercio Marche nord, una decisione necessaria dopo le parole che mi sono state rivolte per la mia decisione di partecipare ad un evento di food nella mia città, non organizzato dall’associazione di cui facevo parte. Per trasparenza, pubblico le mie dimissioni, dato che non sono stato né cacciato né obbligato”.
È una notizia ma lo è ancora di più per la pioggia di commenti tra gli utenti e tra gli stessi cittadini fuori dai social, compresi gli amministratori.
Il tutto sarebbe scaturito dalla decisione di partecipare, da parte del ristorante Portanova (di cui lo chef è socio), ad un evento legato alla Capitale della cultura 2024, organizzato dalla Cna e promosso tra le iniziative del Comune. Sulla vicenda lo chef ha detto di non voler commentare oltre ma ha redatto questo comunicato.
“La società Portanova snc di Portanova G. & Sacchi Silvia è nata del 2021 per dare vita ad un progetto familiare con un unico grande obbiettivo: valorizzare il proprio territorio e i suoi produttori unendo accoglienza, cucina e amore per la propria città, Urbino. Ho creduto di poter creare un unico gruppo di lavoro in cui la ristorazione fosse al centro ed in cui le associazioni di categoria fossero la fucina creativa per la programmazione di eventi che mettessero al centro la nostra comune passione. Sono nella ristorazione da qualche anno e grazie alle svariate conoscenze che avevo in Confcommercio dalla precedente attività ho pensato di aderire a questa associazione per i vantaggi che questa adesione avrebbe portato alla mia nuova attività e per la fiducia che riponevo nei suoi membri. Quello che non sapevo era che avrei così firmato un’esclusiva, e contemporaneamente perso la libertà di aderire alle iniziative proposte dal mio Comune - prosegue Giuseppe Portanova - . Il risultato è stato un messaggio che cito testualmente: ’Non sapevo che eri diventato lo chef della Cna’.
Non lo sapevo nemmeno io ma soprattutto quello che non sapevo era che aderendo a Confcommercio fossi diventato il cuoco di Confcommercio. Ogni associazione che crea conflitto fatto di trame di potere, ego scavalcati e immagini sfruttate a proprio uso e consumo, danneggia un intero sistema formato da aziende e interi territori, impendendo uno sviluppo imprenditoriale, fondamentale alla crescita collettiva”.