Coronavirus Pesaro 30 marzo, 17 vittime. Anche un uomo di 53 anni

La nostra provincia resta la più colpita dall'epidemia: i morti salgono a 273. Domani minuto di silenzio in piazza

Pesaro la provincia più colpita delle Marche

Pesaro la provincia più colpita delle Marche

Pesaro Urbino, 30 marzo 2020 - A Pesaro-Urbino l’epidemia continua a lasciare dietro di sé una lunga striscia di croci: sono 17 i deceduti nelle ultime 24 ore sui 35 registrati nella regione, numero che fa salire a 273 le vittime pesaresi dall’inizio della crisi.

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Le vittime avevano dai 53 ai 90 anni, e soffrivano quasi tutte di altre patologie che il Covid19 ha aggravato: ma due di loro, un fanese di 53 anni e un pesarese di 64 anni, erano in perfetta salute. Un dato che non può che allarmare, perché significa che pure i fisici più vigorosi possono essere essi alla prova dal virus.

In compenso quest’ultimo sembra camminare più piano: ieri ci sono stati solo 62 nuovi positivi, meno del 5 per cento rispetto al dato precedente. Un numero che ancora non si riflette sul sistema ospedaliero, ancora sotto stress con 253 i pazienti ospedalizzati tra Pesaro e Urbino, contro i 255 di domenica e i 244 di sabato.

In compenso, i ricoverati in terapia intensiva, quelli che rappresentano il 'termometro' della crisi assieme ai nuovi positivi e ai decessi, stanno lentamente calando: 44 ieri Pesaro e Urbino, contro i 46 di domenica e i 48 di sabato. Spostamenti minimi che però danno l’idea dei risultati delle misure in atto

Minuto di silenzio

Il Comune di Pesaro ha indetto per domani 30 marzo un minuto di silenzio in suffragio alle vittime da coronavirus, cui sono stati negati anche i funerali. Alle 11,50 le autorità si ritroveranno in piazza, alle 12 è previsto un intervento del sindaco, a seguire il minuto di silenzio e la preghiera e benedizione del vescovo. Saranno presenti il sindaco Matteo Ricci, il prefetto Vittorio Lapolla, il vescovo Piero Coccia. Insieme a loro anche il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini e il vice Dario Andreolli.