REDAZIONE PESARO

Crollo nel finale, la Vuelle rimane a terra

Pesaro parte male ma poi si rimette sulla scia di Verona grazie a un super Ahmad, che poi Ramagli riesce a bloccare. Chiusura tra i fischi

Crollo nel finale, la Vuelle rimane a terra

Pesaro parte male ma poi si rimette sulla scia di Verona grazie a un super Ahmad, che poi Ramagli riesce a bloccare. Chiusura tra i fischi

Carpegna Prosciutto

63

Tezenis Verona

73

CARPEGNA PROSCIUTTO : Cornis ne, Maretto 2, Parrillo 6, Imbrò 4, De Laurentiis 2, King 10, Bucarelli 5, Lombardi 4, Zanotti 5, Ahmad 25. All. Leka.

TEZENIS VERONA: Pullen 14, Mbacke ne, Cannon 11, Gazzotti 2, Faggian 8, Airhienbuwa ne, Palumbo 4, Esposito 16, Penna 8, Udom 10, Bartoli . All. Ramagli.

Arbitri: Barbiero, Foti e Berlangieri.

Parziali: 20-25, 39-41, 53-55. Tiri liberi: Pesaro 8/13, Verona 2/4. Tiri da 3 punti: Pesaro 7/26, Verona 11/24. Rimbalzi: Pesaro 35, Verona 38. Spettatori: 4.063. In parterre l’ex Marko Tusek.

Sfuma negli ultimi tre minuti l’occasione di risollevarsi dalla polvere per la Vuelle, che crolla quando il match si decide, dopo aver risalito la china con le unghie. Appena 10 punti segnati in un ultimo quarto giocato con le mani che tremano. Le scorie da scrollarsi di dosso sono ancora pesanti perché la partita comincia esattamente come quella di Forlì: i biancorossi sono paralizzati, mentre le prime triple di Verona entrano tutte, anche perché completamente ‘aperte’. Pullen è stellare e dopo 4’ gli allarmi sono già accesi: di Ahmad l’unico canestro (3-12), mentre gli altri sembrano nel panico. Sul 19-4 per la Tezenis, Leka decide che il tempo concesso a Imbrò (entrato in quintetto) è finito: spazio a Parrillo che, dopo essersi spolverato la naftalina, non demerita. La Vuelle risale sulle ali di Ahmad, inarrestabile, al quale dà una mano anche King e al primo riposo la Vuelle vede la targa di Verona. Il 2° periodo si apre con un’altra bomba di Khalil, che riporta i suoi a due lunghezze (23-25) ma l’aggancio non riesce, anzi Penna, altra scoperta di quest’A2, allarga di nuovo la forbice (31-37), complice la difesa sempre in ritardo di Imbrò, rientrato nel frattempo. Ma Pesaro è brava a ricucire con due liberi di Bucarelli prima dell’intervallo e la partita è lì.

Negli spogliatoi Ramagli trova il rimedio: visto che la Vuelle è nelle mani di Ahmad, 23 punti nel primo tempo, costruisce una gabbia attorno all’americano e lo blocca. King spreca l’occasione di un gioco da tre punti e ai liberi fa 0/2: il mancato sorpasso si rivela un boomerang emotivo che costa un nuovo allungo ospite (41-50 al 24’). Leka torna al quintetto operaio, con Parrillo e De Laurentiis; il contropiede di King ridà un po’ di ossigeno, Sasà firma la tripla del -2 (50-52) e quando l’ultimo quarto comincia si potrebbe ancora fare. Ma Pesaro fallisce troppe occasioni per mettere il muso avanti ed Ethan Esposito la punisce. Esce dall’ombra Zanotti con la tripla del -3 (56-59) ma sulle palle vaganti Verona arriva sempre un attimo prima e costringe Pesaro a rincorrere ancora mentre il pubblico si spazientisce. Un’altra tripla di Parrillo, che gioca con l’anima, riaccende l’ultima speranza (59-63 al 36’) ma a quel punto sale in cattedra Jacob Pullen, uno che ha giocato l’Eurolega e schianta la fragile resistenza della Vuelle. Piovono fischi sugli ultimi tentativi, con Ahmad letteralmente scoppiato, che nella ripresa aggiunge al suo bottino solo due liberi, ormai nel tempo dei rifiuti.

Elisabetta Ferri