BENEDETTA IACOMUCCI
Cronaca

Cup fuori uso. Scatta la denuncia. Oggi l’attesa normalità. Perse 30mila chiamate

La Regione ha presentato un esposto alla polizia postale per il presunto attacco hacker. Ruggeri (5 Stelle) interroga.

Cup fuori uso. Scatta la denuncia. Oggi l’attesa normalità. Perse 30mila chiamate

Cup fuori uso. Scatta la denuncia. Oggi l’attesa normalità. Perse 30mila chiamate

Quarto giorno di black out al Cup. Una stima di trentamila telefonate perse e altrettanti appuntamenti da recuperare. Ma c’è una denuncia. E’ quella che la Regione Marche ha presentato contro ignoti alla polizia postale, competente per i reati in materia di informatica. La notizia giunge dall’assessorato regionale alla Sanità, all’esito di verifiche che avrebbero individuato in un attacco hacker la causa del disservizio che ha praticamente paralizzato l’attività del Centro unico di prenotazioni per quasi tutta la settimana, bloccando ogni tipo di operazione, dalla prenotazione delle visite mediche al pagamento dei ticket. Telefoni muti, app e link in crash e farmacie impossibilitate a fornire qualsiasi supporto in tal senso.

La Regione conferma, sulla base delle rassicurazioni fornite da tecnici e dall’Agenzia regionale sanitaria, che questa mattina l’operatività del servizio dovrebbe essere ripristinata su tutta la regione e su tutti i canali. Ma fino a ieri molti, saputo che era possibile prenotare le visite e gli accertamenti solo di persona, si sono riversati agli sportelli dove si è registrato un importante afflusso e in alcuni casi anche attese. Intanto Marta Ruggeri, capogruppo dei Cinque Stelle in Consiglio regionale, ha presentato un’interrogazione urgente per capire le reali cause del black out, per avere conferma del fatto che i dati sensibili dei marchigiani non sono andati persi (i data base, è stato detto sin dalle prime ore, non sono stati intaccati); e soprattutto per capire quali precauzioni la Regione intenda prendere "per evitare che si ripropongano problemi di questo tipo a discapito del recupero delle liste d’attesa su cui la Regione è in forte ritardo".

Ruggeri fa poi notare come i dati sulle liste d’attesa non siano lusinghieri per quanto riguarda la Regione Marche: "Un problema ancora irrisolto nonostante siano arrivati dei fondi nazionali e regionali – osserva la consigliera –. Nell’ultimo rapporto Bes 2023 (Benessere Equo e Sostenibile in Italia) redatto dall’Istat, pubblicato ad aprile 2024, risulta che la Regione Marche è sul podio delle peggiori performance per le lunghe liste d’attesa".