Francesca, incubo al Miralfiore."Quell’uomo mi ha toccata e urlava: ’Voglio fare l’amore’"

Il racconto drammatico della tutor, 51enne, che ha respinto l’assalto di un 31enne al bar. "Sono riuscita a farlo indietreggiare. E quando l’ho sentito urlare in Questura ho capito cosa ho rischiato"

La sede del Bar trattoria sociale Utopia all’interno del Parco Miralfiore

La sede del Bar trattoria sociale Utopia all’interno del Parco Miralfiore

Pesaro, 29 marzo 2024 – Francesca è stata molestata da un uomo. "Me lo sono trovato alle spalle quando, per ricaricare la macchina del caffé, sono andata nel magazzino-dispensa del bar dove lavoro. Mi ha toccata: cosa volesse era inequivocabile". Francesca ha 51 anni, due figli di vent’anni ed è tutor sociale all’interno del bar trattoria Utopia, quello affidato alla Onlus Gulliver per l’emancipazione delle persone con disabilità. Francesca è un nome di fantasia. Stare dietro il bancone del bar Utopia le ha regalato notorietà e affetto: "Meglio evitare una esposizione eccessiva: non vorrei preoccupare tutti, visto che il pericolo è scampato".

Ma cosa è successo? "Venti minuti dopo le sette del mattino entra nel bar, quest’uomo, mai visto prima. La cuoca ventenne era in cucina e due dei nostri ragazzi, pronti per il turno delle colazioni al Miralfiore. Da come lui ha chiesto il cappuccino ho avuto la sensazione che fosse alterato, ma non c’ho dato troppo peso e sono andata in dispensa. La mia collega, tutor anche lei, dalla cucina, si è accorta che mi aveva seguita. Mentre lei si muoveva per avvertirmi del rischio, lui mi toccava. L’ho affrontato e lui è uscito dal magazzino".

Mentre racconta l’abuso di 4 ore prima, i suoi occhi belli sono velati di lacrime che non scendono: sono lì, bloccate dalla tensione che emana ogni muscolo del suo corpo. "Gli ho detto di lasciare il locale, lui invece, barcollante e stranito, ha ripreso a bere il cappuccino".

Davanti ai giovani raggelati dal suo comportamento, l’uomo, un trentunenne dal fisico asciutto e nerboruto, si è accasciato sul bancone, nervosamente ha cominciato a girare fino ad uscire e rientrare, subito dopo. Dopo qualche frase sconnessa e risposte a monosillabi si è messo ad urlare contro la barista perché voleva consumare un rapporto.

"Non mi sono intimorita e gli ho detto: Ma cosa stai facendo ancora qua? E lui: voglio fare l’amore. Gli ho detto che avrei chiamato le forze dell’ordine. Chi chiami tu? ha detto, rivoltandosi contro, ma uscendo dal locale. A quel punto ho chiuso la porta e ho chiamato 112”. Gli agenti l’hanno trovato il balordo girovagare poco lontano.

"Portato in questura – racconta Francesca – è esploso con una rabbia incontenibile: eravamo nell’altra stanza ed è stato terribile sentire con quale violenza urlava, sbattendo pugni contro le pareti. In quel momento ho capito la gravità del pericolo scampato".

Il racconto di Francesca è lento, sintetico. Come ha fatto a non perdere il controllo? "Sono adulta e so come difendermi dalle avances. L’ho imparato a mie spese, quando a 25 anni ho subito una tentata violenza".

Un’altra? "Purtroppo per alcuni uomini è normale provare l’istinto di possesso e prevaricazione verso una donna. E’ inconcepibile in un mondo civile, ma accade e purtroppo vediamo bene che oggi le cose non sono migliorate". Che cosa ha pensato oggi? "Ai giovani che avevo attorno a me: non volevo rimanessero traumatizzati".