di Marco Savelli*
In vista del torneo europeo che dovrà assegnare il titolo continentale di capitale della cultura 2033 avevo qualche tempo fa sul Carlino suggerito ironicamente agli artefici della capitale italiana 2024 di camuffare Pesaro da comune montano per potersi così aggregare alla “civitas appenninica”, la porzione territoriale montana da Urbino a Norcia che sotto l’egida dell’intramontabile Gianmario Spacca si accingerebbe a competere per lo stesso titolo. Questo per evitare inutili lotte fratricide tra territori della stessa regione e per non porsi in modo impopolare in competizione con realtà segnate pesantemente dal terremoto del 2016.