
Dall’alto in senso orario: Giorgia col ballerino Francesco Mascia, Giorgia con il direttore di palcoscenico Davide Battistelli, Giorgia tra Maruska Palazzi e Antonio Olivieri, a infine sempre Giorgia con Tommaso Stella, aiuto regista
Quando era bambina, fra i 6 e gli 8 anni, Giorgia Righi sognava di diventare una ballerina. Un anno di danza classica e due di moderna, prima che la malattia che l’ha colpita, l’Atassia di Friedreich, spezzasse il suo sogno. Ma Giorgia, eletta cittadina dell’anno lo scorso anno dal seguitissimo concorso de Il Resto del Carlino con una vittoria schiacciante (9.300 le schede raccolte), non è certo una tipa che si arrende davanti alle difficoltà.
E i suoi sogni trova sempre il modo di realizzarli. Così è riuscita non solo ad entrare alla Scala di Milano a vedere "Lo schiaccianoci" ma a farsi pure un giro dietro le quinte, un desiderio grande che aveva dentro. Il suo "gancio" è stato un pesarese che ci lavora, Davide Battistelli, direttore di palcoscenico. Ad accompagnarla il consigliere comunale Maruska Palazzi, che prima di essere eletta era stata garante per la disabilità e ha una grande passione per il teatro.
"Davide è un amico di vecchia data – dice Maruska – iniziò con me nella compagnia La Piccola Ribalta, oggi è lui che dirige il ‘traffico’ in scena, controlla chi entra, chi esce, e se sul palco è tutto a posto. Quando Giorgia mi ha chiesto di accompagnarla ne sono stata entusiasta ma la prima risposta ci aveva gelato: nessuno era mai entrato dietro le quinte in carrozzina. Abbiamo risposto che Giorgia è una vera influencer sul tema dell’accessibilità e ha funzionato, il direttore della Scala ha detto sì. Il percorso di visita è stato uno slalom fra ascensori e corridoi alternativi ma siamo riusciti a regalarle emozioni stupende".
Quello che hanno scoperto è che la Scala di Milano è zeppa di pesaresi: Francesco Mascia fa parte del corpo di ballo, Antonio Olivieri lavora nella direzione artistica (ufficio scritture), Tommaso Stella è aiuto-regista (cominciò facendo spot per il Gad), Annalisa Forlani canta come contralto nel coro femminile mentre Nicholas Basili, 12 anni, è stato preso alla Scuola di ballo dell’Accademia. "Abbiamo ricevuto un’accoglienza bellissima grazie a tutti loro – racconta Giorgia –. Ho visitato anche l’Ansaldo, dove ci sono i laboratori delle maestranze, scoprendo al termine di questo meraviglioso viaggio che anche un edificio storico come la Scala può essere privo di barriere architettoniche, una lezione da imparare".
Maruska rilancia: "Un’esperienza che ci deve spingere ad utilizzare i 60 milioni di lavori ottenuti per il Peba, il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’importante non è solo abbatterle ma non farne di nuove".