Un primo passo verso il congresso, per riunire i pezzi dopo le ultime amministrative e capire come i risultati delle Europee possono rincollarli. Il Partito democratico di Urbino e il segretario Giorgio Ubaldi hanno organizzato una riunione programmatica, sabato dalle 15,30 nella mensa della Ristorazione Montefeltro all’ex hotel Piero della Francesca davanti l’ospedale.
Segretario, sabato passerà il testimone? E’ un argomento che aveva accennato a fine giugno, quando disse "in autunno penseremo al rinnovamento e al futuro".
"No, ancora non è giunto il momento. Devo lavorare sul percorso che ho iniziato con la coalizione “La città che verrà“. Guiderò il partito fino alle Regionali".
Sabato cosa farete?
"Sarà una conferenza programmatica e organizzativa per dare nuova energia al nostro Pd che è uscito dalle amministrative e dalle Europee con luci e ombre. E poi costituiremo il nuovo gruppo dirigente, è il mio compito fino alla prossima sfida delle regionali".
In che senso luci e ombre?
"Beh alle Europee abbiamo totalizzato, a Urbino, 2.835 voti mentre alle amministrative 1.750. Il Pd rimane il partito più forte in città però alle amministrative i nostri voti vanno ad ingrassare le liste civiche e il civismo. Ora dobbiamo fare chiarezza".
Da cosa bisogna partire secondo lei?
"Dall’organizzazione, questa era il nostro punto di forza. Quindi dobbiamo avere referenti sul territorio, dai borghi alle frazioni e quartieri. Persone che diventano punto di riferimento per i cittadini e che possono essere candidabili. Abbiamo tanti giovani competenti e con buona volontà, crediamo in loro. Sabato ripartiamo anche dal programma, ci sono nuovi simpatizzanti e gli storici che hanno ritrovato entusiasmo. Non ci siamo riusciti adesso con gli attuali di destra e civici di un civismo molto personale ma torneremo pronti".
Oltre all’assemblea anche dall’opposizione potete farlo.
"Esatto e ne stiamo dando prova con le idee che sforniamo, siamo molto attivi. E portiamo alla luce molti strafalcioni amministrativi, dalla vicenda Sgarbi alla questione delle nuove tessere elettorali, per citarne alcuni. Poi vediamo cosa faranno dalla giunta, lavorano a tempo pieno e con cifre importanti se vogliono possono realizzare molto per la città. Per ora in questi 10 anni di “gambinismo“ c’è stato solo la gestione del quotidiano, senza dare speranze. Fino ad oggi Gambini continua a pensare al Comune come se fosse la sua azienda, comanda lui".
Però se la sconfitta c’è stata per la terza volta forse ci sono stati errori più profondi?
"Dobbiamo capire perché mille persone in 10 secondi cambiano idee, perché votano noi alle Europee e alle amministrative no. Forse perché non siamo indentitari nelle nostre idee e battaglie? Dobbiamo e vogliamo capirlo con un esame di coscienza serio. L’assemblea e successiva cena sono aperte a tutti, non solo ai nostri 300 iscritti".
Francesco Pierucci