Il Rof è ora anche per ciechi e ipovedenti

Il “Barbiere di Siviglia“ del 15 agosto sarà accompagnato da una voce che aiuterà gli spettatori

Il Rof è ora anche per ciechi e ipovedenti

Il Rof è ora anche per ciechi e ipovedenti

Il direttore Cristian Della Chiara è da sempre sensibile all’inclusività. Dopo le presentazioni per i sordi in Lis (lingua dei segni italiana) al PesaroFilmFest, ora anche le opere per ciechi e ipovedenti al Rof. Un nuovo progetto di accessibilità. Il 15 agosto il “Barbiere di Siviglia“ sarà per la prima volta completamente accessibile alle persone con disabilità visiva. Una voce professionale guiderà lo spettatore nella visione della scenografia, dei costumi e delle azioni non cantate e musicate con inserti preparati da tecnici durante le prove. Il Direttore generale Cristian Della Chiara spiega la genesi del progetto: "Per far sì che il Festival di quest’anno potesse rivolgersi ad un pubblico più ampio possibile, abbiamo strutturato un’offerta che facilitasse l’accesso alle persone con disabilità, nonché alle famiglie e ai giovani e giovanissimi, a coronamento della fitta attività didattica che svolgiamo nelle scuole della Provincia. Ma l’aumento dell’accessibilità dei nostri spettacoli passa anche attraverso questo progetto pilota, nato dal confronto con Maruska Palazzi, Garante per i diritti della persona con disabilità del Comune di Pesaro, che ha creato il contatto con l’Unione Italiana Ciechi". Una linea accolta a braccia aperte dal Sovrintendente Ernesto Palacio: "In un anno speciale per la città come questo, il Festival ha realizzato un’edizione altrettanto speciale, più lunga di quattro giorni e con un programma ancora più ricco. Ci è sembrato naturale far sì che un’edizione del genere dovesse garantire la massima accessibilità al nostro pubblico".

Entusiasta di questa opportunità per la comunità dei ciechi e ipovedenti il Consigliere nazionale e Presidente della Sezione provinciale dell’Unione Italia dei Ciechi e Ipovedenti Maria Mencarini: "L’accessibilità dell’opera lirica si sta ampliando in Italia grazie ad un progetto realizzato inizialmente con l’Università di Macerata. Sono felice che il Rof abbia fatto questo passo che significa molto più di quello che può sembrare". Soddisfatto anche il presidente del ROF Daniele Vimini: "Ringrazio la Direzione del Festival e l’Unione Italiana Ciechi per l’ideazione e la realizzazione di questo progetto, che ben si inserisce nel solco delle attività di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024: esse infatti fanno dell’inclusività e del coinvolgimento dell’associazionismo culturale del territorio uno dei temi di riferimento. Ringrazio anche Marinelli Cucine per la sensibilità dimostrata e il prezioso sostegno".

Beatrice Terenzi