Kum! Festival, bilancio tutto positivo: seimila presenze e più di 40 ospiti per la kermesse di Recalcati

Il tema di questa ottava edizione è stato La vita della scuola e l’obiettivo era proprio quello di indagare il mondo dell’educazione e della formazione con un ricco programma di dialoghi, incontri e spettacoli

Ivano Dionigi al Kum Festival di Pesaro (Foto Luca Toni)

Ivano Dionigi al Kum Festival di Pesaro (Foto Luca Toni)

Pesaro, 7 aprile 2024 – Oltre 6000 presenze con più di 40 ospiti e 30 incontri per l’edizione pesarese del Kum! Festival, kermesse creata e diretta dallo psicoanalista Massimo Recalcati e con il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni, arrivata quest’anno all’ottava edizione.

Il bilancio di presenze è stato da record come dimostra la lunga fila di gente in coda già dal mattino per assistere agli incontri. Per la Capitale della Cultura è stato un ottimo colpo messo a segno. Il tema di questa ottava edizione, la prima pesarese dopo le precedenti sette anconetane, è stato La vita della scuola e l’obiettivo era proprio quello di indagare il mondo dell’educazione e della formazione con un ricco programma di dialoghi, incontri e spettacoli.

Apprezzatissimi gli eventi al teatro Sperimentale: tra gli ospiti di eccezione hanno riscosso ampio successo gli interventi di Gad Lerner, Massimo Recalcati, Ivano Dionigi, Erri De Luca e Federico Leoni. Negli altri spazi del Festival si sono susseguiti i contributi di Mario Cucca, Teresa Forcades, Elena S. Viviani, Andrea Bellavita e Mauro Grimoldi che hanno registrato un’ottima partecipazione di persone arrivate da tutta Italia. Il coinvolgimento dell’Associazione Pesarese Albergatori e dei Volontarx di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura, ha garantito un’accoglienza calorosa per tutti i partecipanti. Il primo esperimento di Kum! Festival diffuso in tutta la città è quindi stato estremamente positivo: oltre ai 5.000 prenotati da tutta Italia, si è riscontrata una larga partecipazione dal pubblico di Pesaro per una stima complessiva di oltre 6.000 presenze.

“Siamo orgogliosi che quest’anno la strada della Capitale italiana della cultura 2024 si sia incrociata con quella di Kum! Festival” dichiara Matteo Ricci, sindaco di Pesaro. “Una manifestazione preziosa che ha arricchito il nostro programma, facendo riflettere su temi fondamentali come quello della scuola, dell’educazione, della crescita. Ringraziamo ancora una volta Massimo Recalcati e Federico Leoni, per aver scelto la nostra città, che in questo weekend, anche grazie a Kum!, si è riempita di tanti cittadini temporanei che hanno visitato il nostro territorio”.

“È stato un bel successo questo approdo di Kum! Festival a Pesaro”, aggiunge Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro. “C’era l’esigenza di un festival culturale dedicato alla scuola, una cosa più unica che rara nel panorama nazionale e che ha visto per tre giorni l’incontro di professionisti, insegnanti, mondo della scuola, della cultura, della formazione in un susseguirsi di appuntamenti molto ben organizzati nello spazio urbano. Sono stati valorizzati luoghi come il Teatro Sperimentale, Palazzo Ciacchi, la Sala della Repubblica e i Musei Civici e i relatori sono stati molto disponibili nell’incontrare il pubblico, accrescendo il senso e la misura del Festival e lo scambio di informazioni e di esperienze. Ringrazio Massimo Recalcati per l’impostazione che ha saputo dare a questa manifestazione così ben calata su Pesaro e allo staff che si è rapportato in maniera molto efficace con la città e l’assessorato”.

“La vita della scuola è anzitutto quella vita dove la nostra vita trova la possibilità di darsi una forma singolare attraverso gli incontri che accadono a scuola, che sono incontri con gli amori, con le amicizie, con la parola dei professori, con i libri, con il sapere”, dichiara Massimo Recalcati, direttore scientifico di Kum! Festival. “Com’è che una vita può acquisire la sua forma singolare? Com’è che una vita può accendersi rispetto al desiderio di sapere? In che cosa consiste la scuola come grande comunità? Pier Paolo Pasolini diceva che dove c’è vuoto di cultura, c’è desiderio di morte. Ecco, noi potremmo dire, proseguendo il suo pensiero, che dove c’è cultura c’è desiderio di vita. Con i nostri ospiti e su questo tema abbiamo cercato di dare un contributo significativo alle celebrazioni di Pesaro città della cultura 2024”.

“Il festival ha avuto un'accoglienza straordinaria da parte della città, del pubblico, dell'amministrazione”, aggiunge Federico Leoni, coordinatore scientifico di Kum! Festival. “Ci speravamo ma ogni incontro è una scommessa, e in questo caso si è trattato di una scommessa fortunata. Ed è stata una scommessa fortunata anche l'incontro tra Pesaro capitale della cultura e il nostro tema della scuola e l'adozione di Kum! da parte della Capitale. La natura della cultura è aiutare la vita a vivere, aiutare la vita a vivere bene. Proprio per questo la vita trasmette la cultura, cioè gli strumenti, i linguaggi, le strategie per continuare a vivere, di generazione in generazione, dal presente al futuro e al futuro del futuro. Vita, cultura e scuola hanno quindi un rapporto strettissimo e si può dire che siano in fondo la stessa cosa”.

Tra gli eventi di punta dell’anno da Capitale, Kum! Festival è in profonda sintonia con i valori che fondano il percorso di Pesaro 2024: ascolto della comunità, condivisione dei saperi e partecipazione. E sono questi, principi essenziali per l’universo scuola ma anche per disegnare la città di domani pensando soprattutto alle giovani generazioni. Un elemento fondamentale di Kum! sono i partner storici, che hanno una grande autorevolezza sul tema della Cura e rendono orgoglioso il festival. Alce Nero, partner Kum! dall’inizio, è protagonista nella cura del rapporto tra uomo e natura; Fondazione Seragnoli, che si prende cura al massimo grado delle persone fragili; Unione Buddhista Italiana, che sviluppa progetti sociali per le persone che maggiormente ne hanno bisogno. Da questa edizione si è aggiunta anche la collaborazione con Librerie Coop che ha curato il frequentatissimo bookshop del Festival allestito presso Musei Civici.