REDAZIONE PESARO

La scelta difficile delle tracce. I social attirano più del silenzio: "Ma ci manca un dialogo sincero"

Esame, le impressioni a caldo degli studenti subito dopo la consegna degli elaborati. La confessione di Greta: "Da bambina tenevo un diario, poi ho lasciato per via del telefonino".

La scelta difficile delle tracce. I social attirano più del silenzio: "Ma ci manca un dialogo sincero"

"Taci sulle soglie del bosco. Non odo parole che dici umane". Luna Mungiello, classe 5ªC del Bramante Genga, ieri è stata tra le prime della sua scuola ad aver consegnato la prova di italiano dell’esame di maturità 2024. Cita Gabriele D’Annunzio perché le è tornato utile evocare il vate per la traccia ispirata al testo “Riscoprire il silenzio“ di Nicoletta Polla-Mattiot che invita a riflettere sul valore del silenzio in un mondo sempre più rumoroso e frenetico. "Con l’evoluzione della nostra società è difficile riuscire – continua questa giovane dagli occhi azzurro cielo che ha scelto la terza traccia più calcata dai maturandi d’Italia perché in sintonia con il suo carattere gentile –. I poeti del decadentismo trovavano nel silenzio la possibilità di connettersi con la natura. Al giorno d’oggi invece la confidenza con se stessi passa in secondo piano per tutte le varie pressioni esterne legate al lavoro, allo studio, agli impegni che si hanno anche da adolescenti". Anche l’amica, Greta, accanto a lei, per i primi 45 minuti ha cercato di elaborare un buon tema sul “silenzio“: "Ma ho desistito per dirottarmi su una traccia per la quale ho avuto migliore ispirazione", ammette, riferendosi al testo tratto da Maurizio Caminito su “Profili, selfie e blog“. Del resto proprio questa è stata la più gettonata di tutte, fatta da quasi uno studente su tre, alla prima prova scritta della Maturità 2024. Sul podio, al secondo posto, s’è attestato il tema sulla guerra fredda con ‘Storia d’Europa’ di Giuseppe Galasso (con il 17,3% di preferenze). Con un 13, 1% di consenso i maturandi hanno eletto al quarto posto la traccia sull’estratto “Quaderni di Serafino Gubbio operatore“ di Pirandello: l’autore invita a riflettere sul rapporto tra uomo e macchina nell’era del progresso tecnologico. Al quinto posto, secondo i dati ministeriali, s’è posizionato l’elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini (11,5%) e al sesto Ungaretti (11,1%). Solo il 3,4% degli studenti ha optato per la traccia sul valore del patrimonio artistico e culturale su un testo della giurista Maria Agostina Cabiddu. "Scegliere tra le tracce è stato difficile – dice Greta – ho pensato bene quali argomenti collegare. Credo che con l’avvento dei social media la concezione dell’identità personale sia cambiata. Mentre attraverso il diario riuscivamo ad instaurare un dialogo sincero con noi stessi, oggi, invece con i social ci mostriamo per come la gente vuole vederci. Non abbiamo più un dialogo sincero. Da bambina ho tenuto un diario: c’erano i miei segreti e i miei pensieri. Poi ho accantonato quella mia abitudine per via del telefonino e dei social. In conclusione quindi abbiamo sì, perso con i social, l’autenticità iniziale. Accade che ci si mostri come so che possa piacere agli altri. L’approvazione degli altri può portare all’autostima, ma è effimera perché la vera autostima si costruisce quando riusciamo a capire il nostro vero valore e non l’approvazione degli altri. Se non piacciamo a noi stessi non possiamo piacere agli altri". Uao: se non è maturità questa cos’altro lo è? Greta sorride: il complimento non la tocca: è soddisfatta per il fatto di aver collegato il tema delle maschere di Pirandello e La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Tutti ma proprio tutti gli studenti intervistati ieri erano al corrente del divieto di usare smartphone e smartwatch durante la prova: sono rimasti sorpresi davanti all’esito statistico elaborato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il sito Skuola.net per cui uno studente su quattro ha pensato lecito il contrario, cioè usare il cellulare durante la prova d’esame. Fuori dal liceo Marconi abbiamo incontrato i maturandi della 5ªM, musicale: in fatto di tracce hanno ricalcato l’andazzo dei coetanei, anche se sono piuttosto critici riguardo le proposte fatte. "Basta con questa storia dei social che ci distruggono – osserva Matteo –: addirittura due tracce e non una sono state impegnate su questo nodo. Non credo che gli adolescenti siano così disarmati davanti alle nuove tecnologie".

Solidea Vitali Rosati