Livi e i 50 anni della Fiam:: "Tutto nacque da un’idea. Uno sgabello in cristallo"

Daniel Libeskind, il progettista di Ground Zero a New York, quando viene in Italia passa per la Fiam e per...

Livi e i 50 anni della Fiam:: "Tutto nacque da un’idea. Uno sgabello in cristallo"

Livi e i 50 anni della Fiam:: "Tutto nacque da un’idea. Uno sgabello in cristallo"

Daniel Libeskind, il progettista di Ground Zero a New York, quando viene in Italia passa per la Fiam e per Villa Miralfiore. Un saluto ad un amico: Vittorio Livi, 80 anni e in questi giorni impegnato a tempo pieno nella rigenerazione dei giardini, compresa la parte monumentale, di Villa Miralfiore. "Ho frequentato la scuola d’arte perché i miei non avevano i soldi per acquistare i libri per le scuole medie. Un mio vicino di casa che aveva fatto il Mengaroni me li ha dati...". A 15 anni era caporeparto nelle vetreria Marinelli, a 17 anni prima fabbrica dove produrre vetri per i mobilieri e quindi un’altra fabbrica dove produceva rivestimenti interni sempre i mobili. Nel 1973 ha fondato la Fiam: "Facevo vetri bombati e mi venne l’idea di creare uno sgabello in cristallo. Una foto là, un servizio di là, l’idea piacque molto, anche se la gente aveva paura a sedersi. E così è nata la prima collezione di oggetti d’arredo in cristallo curvato esportati in tutto il mondo".

Idee per il futuro?

Vittorio Livi ride e poi risponde: "Ho programmato la mia vita fino a 105 anni, poi Dio farà quello che vorrà. Guardo avanti come sempre ho fatto e con determinazione. Adesso stiamo studiando i vetri del futuro perché è anche il materiale più ecologico che esista e l’ho detto anche al Papa quando gli ho consegnato il mio crocefisso in cristallo – dice –. La grande soddisfazione? Aver cambiato i paradigmi del pensare della gente verso questo materiale".

Vittorio Livi al posto dei panettoni e della bottiglia tutti i Natali ha inviato come omaggio multipli di opere d’arte. Per la Fiam unico caso al mondo hanno lavorato i maggiori artisti e architetti del mondo: l’elenco è lunghissimo. Ma tra questi ce n’è uno particolare ed è Arnaldo Pomodoro: "Ci incontrammo con Arnaldo e Franca Mancini quando la sfera grande era in polistirolo. Pensai alla fusione e iniziai la raccolta di fondi: dai commercianti e dagli albergatori nemmeno un soldo, poi l’idea di andare a bussare alle banche: Enzo Mancini tirò fuori 100 milioni di lire, così fece anche Gianfranco Sabbatini. Poi molti miei colleghi diedero un contributo e alla fine riuscimmo a fare la fusione della Palla".

Il medagliere di Vittorio Livi è lungo ma diciamo che la celebrità a livello internazionale, che gli è poi valso il riconoscimento della presidenza della Repubblica, è arrivata con la poltrona Ghost di Cini Boeri: premiata al salone di Milano e quindi esposta anche al museo Moma di New York. Sognatore, innovatore, amante del bello, Vittorio Livi è forse anche l’unico caso italiano di un imprenditore che vince per due volte il Compasso d’oro alla carriera. "L’altro giorno un signore mi ha detto: lei li porta bene i 70 anni. Mi sono messo a ridere...". Per questo Livi ha un orizzonte a 105 anni... Intanto ha festeggiato i 50 anni di fondazione della Fiam. E pensa ai 100.

m.g.