Maltempo Fano, il mare si mangia tutto: disastro a Ponte Sasso

I bagnini: "Ormai la spiaggia è diventata un isolotto. Ogni concessionario investe tra gli 8 e i 10mila euro a stagione per rimediare ai danni"

Inesorabile avanzata del mare che si sta divorando le strutture balneari

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Fano, 22 gennaio 2023 - Disastro a Ponte Sasso: la mareggiata ‘mangia’ spiagge e strutture. "Il Comune ci deve dare una mano – lamenta Giancarlo Colombaretti del Lido delle Palme che parla anche per il cognato di Bagni Carmen – abbiamo urgente bisogno delle scogliere". Per Andrea Giuliani di Oasi Confartigianato "servono 2 milioni di euro per completare la manutenzione delle scogliere di Fano sud".

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A Ponte Sasso i concessionari di spiaggia insistono sull’urgenza di rinforzarle "altrimenti saremo sempre in balia del mare. Non basta l’intervento della scorsa estate, serve qualcosa di più importante come si è fatto in altre parti del lungomare". "Non ci sono sacchi e dune che tengano – prosegue Colombaretti – le scogliere come sono ora, soffolte, fanno da trampolino di lancio alle onde che arrivano a riva con maggiore forza". "Stiamo aspettando – incalza Marco Mastrogiacomi – di bagni Alda – che inizino i lavori, l’anno scorso hanno speso 150 mila euro: una presa in giro". "L’acqua sbatte contro la mia struttura – fa notare Matteo Garafoli titolare di Islamorada, la spiaggia dei cani – ormai la spiaggia è diventata un isolotto con il mare su tre lati e la strada dietro. Per sicurezza ogni anno sono costretto a spendere soldi per verificare lo stato delle fondamenta della struttura perché il mare erode e corrode. Qui ogni concessionario investe tra gli 8 e i 10mila euro a stagione per rimediare ai danni provocati dal mare. Con i soldi spesi in questi 10 anni le scogliere le avremmo potuto realizzare da soli".

"Il vice sindaco Fanesi promette, promette – protesta – Colombaretti ma i lavori non si vedono". Incalza Mastrogiacomi: "Ci aveva assicurato un incontro a metà di questo mese, ma ancora non ci ha convocato". I concessionari di Ponte Sasso sono tutti d’accordo: "Se non rinforzano le scogliere, la spiagge non si salvano. E il Comune vorrebbe anche costruire la pista ciclabile sull’arenile (il riferimento è al tratto di ciclovia Adriatica che l’amministrazione comunale ha progetto tra Ponte Sasso e Torrette), così il mare si porta via anche quella". Secondo i bagnini è già a rischio il primo tratto della ciclabile Adriatica che da Marotta arriva a Ponte Sasso. "Tra un po’ – raccontava ieri Garofoli – non c’è più nemmeno la strada e il mare arriva direttamente sulla ciclabile inaugurata da poco".

"Le scogliere a Ponte Sasso sono una emergenza – conferma il consigliere di Insieme è Meglio Mirco Pagnetti – ma non mi sembra che ci sia pericolo per la pista ciclabile: se l’acqua arrivasse fino lì, gli stabilimenti sarebbero distrutti. Vorrei anche ricordare che Fano è uno dei Comuni delle Marche che ha stanziato più soldi per la difesa della costa e che le priorità sono state decise in accordo con le associazioni dei bagnini". I titolari delle concessioni, però, insistono sulla criticità della situazione: "Se una mareggiata di questa forza si dovesse ripetere a marzo o ad aprile non ci sarebbe neppure il tempo per il riformarsi della spiaggia".